Copertina 6,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2015
Durata:61 min.
Etichetta:Napalm Records

Tracklist

  1. NORTHERN PASSAGE (INTRO)
  2. FROZEN STEEL
  3. HAIL OF THE TIDE
  4. TONIGHT WE RIDE
  5. TEST YOUR METAL
  6. CRYPT
  7. NO MORE HEROES
  8. DREAMCRUSHER
  9. GOING DOWN FIGHTING
  10. TIME STANDS STILL
  11. TONIGHT WE RIDE (VIDEO EDIT)

Line up

  • Brittney Slayes: vocals
  • Scott Buchanan: drums
  • Grant Truesdell: guitars, vocals
  • Kyle Sheppard: bass
  • Andrew Kingsley: guitars, vocals

Voto medio utenti

Gli Unleash the Archers arrivano dal Canada con un bel carico di...

Beh, a guardare la foto del gruppo, con in primo piano la cantante Brittney Slayes e dopo una rapida sbirciata alle copertine dei precedenti loro lavori, avrei potuto tranquillamente scommettere i miei due cents sull'essermi ritrovato per le mani la nuova uscita dell'ennesima Power Symphonic Gothic Female Fronted Band, invece su "Time Stands Still" scopriamo un'anima spiccatamente Heavy Metal, che si concede spesso e volentieri (talvolta un po' a sproposito) anche diversi grugniti e scream vocals qua e là.
Un carosello di canzoni veloci e ficcanti, sulle quali si staglia la voce tagliente di Brittney Slayes, accostabile a cantanti come Jill Janus (Huntress), o Nitte Valo (ex Battle Beast e ora nei Burning Point), brani che in alcuni passaggi non possono che, tra i tanti possibili (e probabili) punti di riferimento per la formazione di Vancouver, ricordare i DragonForce e in parte i primi Secret Sphere o White Skull.

Quello che penalizza, almeno in parte, questo album, sono la resa sonora della batteria, che ha quasi l'animo di una drum machine, e qualche banalità e spigolosità a livello di arrangiamenti ("Tonight We Ride", "No More Heroes"...) e negli assoli, per quanto quelli di "Frozen Steel" e "Tonight We Ride" suscitino davvero una buona impressione.
Come quella che si lasciano alle spalle l'ambiziosa "Dreamcrusher" e soprattutto l'accoppiata posta in chiusura, "Going Down Fighting" con il suo andamento hardrockeggiante e la più teatrale, epica e corale "Time Stands Still", proprio l'episodio che ritengo quello dove Brittney Slayes, e gli Unleash the Archers più in generale, strappino i maggiori consensi.

Ancora acerbi ma con grandi margini - e possibilità - di miglioramento



You want it all, but you can't read it
It's in your face, but you can't read it
What is it? It's it
What is it? ... it's the review
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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