Nell'approcciarmi a "Blessed & Possessed" ho cercato di non essere troppo condizionato dalla condotta che avevo tenuto nei confronti del suo predecessore, dato che in fase di recensione avevo un po' sottovalutato "Preachers of the Night", un album che poi era cresciuto via via con assidui ascolti nella mia personale graduatoria, così come mi aspetto possa fare ora questa nuova uscita.
I
Powerwolf sembrano aver messo a fuoco la propria proposta musicale e da lì non si smuovono, il solito
intruglio a base di Teutonic Power Metal, organi grandiosi e orchestrazioni bombastiche, cantato altisonante, una bella spazzolata di versi in latino, chorus accattivanti e pacchianerie assortite.
Niente da stupirsi quindi se con il loro nuovo lavoro ricalcano la formula di "Preachers of the Night" e se l'effetto déjà vu si fa sentire qua e là, già a partire dall'artwork. Ma questo non deve per forza essere visto come un limite, infatti, un sacco di bands (pure tra quelle fondamentali per la scena) hanno adottato questa strategia per anni, mentre altre prese dalla smania di cambiare hanno poi sbattuto il muso contro l'ostracismo dei fans.
Personalmente credo che la scelta migliore resti sempre quella di essere onesti prima di tutto con se stessi e poi con gli ascoltatori, ma quando entra in gioco il
business tutto si fa più difficile e dai contorni confusi.
Poco male allora se la titletrack apre i giochi come una novella "Amen & Attack", oppure se "We Are the Wild" fa l'occhiolino a "“Sacred & Wild" o "Let There Be Night" chiude il disco un po' alla maniera di "Last of the Living Dead", eppoi mica vorremmo condannarli quando su "Sacramental Sister" riecheggia lo spirito dell'
immortale guitarwork di "Hallowed Be Thy Name".
Nella Limited Edition i Powerwolf hanno piazzato un secondo dischetto dove si sono divertiti a coverizzare una decina di brani, spaziando dagli
inevitabili Iron Maiden, Black Sabbath e Judas Priest sino alle
sorprese Amon Amarth e Chroming Rose. E tra questi anche la loro versione di "Out in the Fields" di Gary Moore che trovate
linkata in coda alla recensione.
Non si può negare che da "Return in Bloodred" ad oggi i Powerwolf abbiano fatto passi da gigante, e per quanto con "Blessed & Possessed" consolidino la loro posizione, per il prossimo album mi aspetto perlomeno qualche ulteriore passettino in avanti.
Army Of The Night
Out in the Fields
You want it all, but you can't
read it
It's in your face, but you can't
read it
What is it? It's it
What is it? ... it's the
review
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