E' sempre un piacere scoprire che anche in casa nostra di tanto in tanto nascono band che con la dovuta promozione avrebbero le carte in regola per sfondare anche all'estero e i Grimness con questo primo folgorante album si inseriscono senza dubbio in questo ristretto manipolo di band. Noti da tempo nell'undergound romano i Nostri giungono al primo album ufficiale dal titolo emblematico di quella che è la loro mentalità nichilistica che viene riproposta perfettamente in musica, "Incrase Humanity Discgust"; sono autori di un album bello, convincente sia sotto l'aspetto astistico - grande maturità compositiva e buonissima padronanza strumentale - che sotto quello della produzione, veramente ottima, ad opera del poliedrico Giuseppe Orlando dei Novembre che difficilmente sbaglia un colpo. Un thrash-black molto vigoroso, mai banale e decisamente ispirato, ci conduce nei meandri dell'accattivante musica dei Grimness i quali prendono spunto da tantissime band del panorama estremo pur senza somigliare a nessuna di esse e riuscendo dunque a plasmare una creatura ibrida, ma ben strutturata che non cade nel difetto, tipico delle giovani band, di cercare a tutti i costi di fondere troppi generi senza padroneggiarne nessuno adeguatamente. In sostanza l'album piacerà a tutti gli amanti di metal estremo e non solo proprio grazie alla grande versatilirà della band che in ogni caso può vantare una discreta personalità e un sound che col tempo diventerà molto familiare tra gli appassionati del genere. I 39 minuti che compongono questo disco risultano quantomai adeguati poichè riescono a far esprimere alla band tutte le sue potenzialità, i tanti spunti positivi e le ottime soluzioni scelte, senza risultare troppo prolissi e difficilmente digeribili; molte canzoni, già dopo un ascolto, fanno presa sull'ascoltatore e le strutture piuttosto varie e intricate rendono i seguenti ascolti molto piacevoli visto che ogni volta si nota qualche particolare passaggio sfuggito nell'ascolto precedente.
Visto il prezzo popolare a cui viene venduto l'abum e vista soprattutto la qualità della band (e poi fa sempre piacere supportare una band italiana, diciamocelo) credo ci siano poche cose da fare se non uscire di casa e comprare questo bel disco che potrebbe segnare l'inizio di una grande carriera per una band che merita rispetto e attenzione.
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