'Dialogue' rappresenta la prima release a livello Internazionale per i Divine Muzak, duo romeno, band fino ad ora conosciuta solo a livello underground nazionale. In questo supporto ottico è racchiuso il sunto di tre anni di attività di questo two piece, ovvero un mood in cui trovano luogo e dimora diverse sonorità oscure, il cui passaggio di tonalità passa dal nero al grigio e dal grigio al nero. I 14 brani, per una durata totale di poco più di un ora (e non sto qui a ribadire il mio personalissimo concetto di durata di un album), passano dal Dark e dall'Ambient al Neo Folk ed al classico Gothic, addentrandosi in anthemiche riproposizioni Industrial old school ed in calibrate soluzioni minimaliste, creando una atmosfera lugubre ma non agghiacciante come potrebbe essere un Atrium Carceri (tanto per citare uno degli ultimi capolavori del Dark Ambient), sulla scia di lavori di bands come Coph Nia, Deutsch Nepal o In Slaughter Natives, dal sapore e dal contorno gradevole e non mai troppo greve o troppo farraginoso. Una buona sorpresa dalla Romania, che lascia presagire come e quanto l'underground Dark sia oramai divenuto di buon livello (ma attenzione alle "sole", come direbbe il buon Graz! - ndr), anche nei territori dell'Europa dell'Est.