Copertina 7

Info

Anno di uscita:2015
Durata:33 min.
Etichetta:Overdub Recordings

Tracklist

  1. WISER
  2. CRAVE (NO OTHER GODS)
  3. LOVE LIAR
  4. TAKING MY YOUTH
  5. THE KING OF AIR CASTLE
  6. LIZARD
  7. GLOOM
  8. BRAND NEW STUPID WORDS
  9. VENETIAN GREEN ROOM

Line up

  • Jacopo Santilli: vocals, bass
  • Paride Sticca: guitar
  • Francesco Bernabei: guitar
  • Alberto Spicciolato: drums
  • Marco Arcobelli: backing vocals in "Crave (No Other Gods)"
  • Giuseppe Cillo: noise guitar in "Wiser"
  • Dayan El Zweig: additional vocals in "Lizard"

Voto medio utenti

Esordienti con idee chiare, forti di un immaginario espressivo molto intrigante.
Potremmo, in estrema sintesi, tracciare con queste parole l’essenza degli À l’aube Fluorescente, un’alternative rock band abruzzese alquanto seducente fin dal singolare monicker e dal suggestivo artwork che contraddistingue il suo esordio sulla lunga distanza.
Romantica e voluttuosa, malinconica ed elegante ma al contempo priva di moleste leziosità (una vera spada di Damocle per chiunque frequenti questi suoni …), la musica dei nostri appare intensa e accattivante sia sotto il profilo melodico e sia dal punto di vista interpretativo, sostenuta da una discreta dose di creatività e di naturale vocazione alla materia.
“Taking my youth” si rivela, così, come un allestimento sonoro di buonissima caratura, il quale, nonostante qualche ingenuità compositiva, peraltro legittima, non mancherà di attirare l’attenzione degli estimatori di Placebo, Smashing Pumpkins, Lush, A Perfect Circle, e magari pure quella dei fans di R.E.M., Alanis Morissette e The Cure, che potranno riconoscere alcune delle peculiarità dei loro beniamini declinate in un percorso musicale mai sfacciatamente celebrativo e in ogni caso complessivamente parecchio coinvolgente.
Un pizzico di maggiore varietà avrebbe probabilmente giovato al risultato finale e ciononostante si nota la capacità della formazione di “colorare” la propria proposta attraverso interessanti sfumature negli arrangiamenti e piccoli affascinanti cambi di ambientazione, tra effluvi mediorientali, atmosfere oniriche e uno spleen abbastanza denso pur senza arrivare a sprofondare nell’oppressione.
Immergersi nelle vibranti pulsazioni di “Wiser”, nelle spirali magnetiche di “Crave (No other Gods)”, nella leggiadria liquida di “The king of air castle” e poi ancora nelle fosche spigliatezze di “Love / Liar”, “Lizard” (featuring Dayan El Zweig dei Delibra) e “Gloom” lascerà segni importanti negli apparati cardio-uditivi degli appassionati del settore, investiti da un flusso piuttosto imperioso di emozioni autentiche, capace di spingere gli À l’aube Fluorescente ben oltre i confini della banalità e del manierismo.
Album assai gradevole.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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