Disco di debutto per i belgi Thurisaz, band omonima, o quasi, di almeno un altro paio di bands. Benché si definiscano Pagan Black Metal, l’immaginario di cui si nutre la band, nelle sei tracce di questo “Scent Of Dream”, è soprattutto gotico/romantico/decadente, con massiccio uso di tastiere sinfoniche e un mood molto affine al death/doom.
Le melodia poi spaziano molto, e in certi frangenti sono epiche, come nell’iniziale “A Timeless Flame”, e si fregiano di vocals pulite molto espressive. Tuttavia però non è messa da parte l’aggressività, con sfuriate black metal, supportate dagli screams e dai growls dei cantanti, che soprattutto in “When Images Are Fading” e nella title-track danno un maggiore impatto alle composizioni, le quali sono tutte abbastanza lunghe. “Years Of Silence” è una canzone stupenda con un senso di malinconia cosmica ed una melodia che ti scava dentro e ti porta in luoghi carichi di nostalgia.
La conclusiva “Endless…” è una sorta di ballad molto atmosferica che chiude in modo davvero degno questo disco.
Quello che stupisce di questa band è la bravura compositiva nel saper articolare e strutturare le proprie songs, in modo da riuscire a fondere le varie influenze ed amalgamarle sotto la bandiera di un concept lirico davvero interessante, ed è proprio sul piano lirico che l’aggettivo “pagan” assume un significato compiuto. I testi non sono mai banali, con, ad esempio, “Anno Viroviacum” di chiara ispirazione vichinga, o nell’iniziale “A Timeless Flame” che raccoglie le sensazioni di un guerriero la notte prima della battaglia.
In definitiva un disco davvero valido di una band sconosciuta, ma che sono sicuro non ci metterà molto a farsi conoscere.
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