I canadesi
Diemonds si avvicinano ai dieci anni di attività dando alla luce il loro secondo album dopo "The Bad Pack", uscito già tre anni fa e che era seguito all'EP "In The Rough" del 2008.
Certo, a prima vista non sembrano una formazione particolarmente prolifica , tuttavia non hanno mancato all'appuntamento
live, suonando al fianco di gruppi come L.A. Guns, Faster Pussycat, John Corabi, Steel Panther, Sebastian Bach e addirittura con i KISS (in occasione della KISS Kruise IV). Immagino lasciandosi alle spalle un buon ricordo... e non solo per la felina presenza al microfono di Priya Panda ma anche grazie al robusto e frizzante Hard Rock che hanno nel loro D.N.A. e che trova espressione nella mezzora abbondante di "Never Wanna Die". Sonorità che a prima vista cozzano, e non poco, con la banale copertina (più adatta ad una Speed & Thrash Metal band di serie B) scelta per il disco, e a questo punto forse sarebbe stato meglio puntare sull'avvenenza e la grazia di Priya Panda, che peraltro si rivela un'ottima cantante, subito trascinante sulle note della scattante e ammiccante opener "Never Wanna Die" e dell'anthemica e
poppegiante "Ain’t That Kinda Girl", ma pure in grado di reggere agli scatti di una "Better Off Dead" e alle schitarrate di "Save Your Life".
Qualche cliché di troppo, ma con una discreta dose di energia i Diemonds tengono un piede ben saldo sul Sunset Strip (pensando di essere ancora negli anni '80) e un altro che talvolta rischia di scivolare dalle parti di formazioni come Halestorm, Crucified Barbara o Meldrum, e alla resa dei conti riescono anche a non sfigurare.
You want it all, but you can't
read it
It's in your face, but you can't
read it
What is it? It's it
What is it? ... it's the
review
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?