Sgombriamo subito il campo dagli equivoci, i
Soulfly suonano Heavy Metal, lo dichiara lo stesso
Max Cavalera nell'opener del disco "
We Sold Our Souls To Metal"!
Certo, il metal dei nostri è sicuramente "contaminato" da un suono ricco di groove, di riff ipersaturi, di ritmi serrati con inserti spesso nu-metal e in questo ultimo "
Archangel" il tutto è enfatizzato da una produzione minimale che accentua ancora di più, se possibile, l'aspetto ruvido del loro sound.
Impegnatissimo fra vari progetti (Cavalera Conspiracy, Killer By Killed),
Max Cavalera ci presenta il decimo lavoro della sua creatura più importante che risulta però un po' stanco e legnoso.
Sia chiaro, i pezzi da novanta ci sono, l'opener citata all'inizio, "
Bethlehem's Blood", "
Titans" (con trombe e cori apocalittici), "
Sodomites" (feroce, col suo incedere lento ed il finale velocissimo), la solita spruzzata di sperimentazione pure ("
Soulfly X"), i riff ultraveloci anche ma quello che manca è l'insieme, il disco non è coeso, ci sono dei riempitivi e a volte ha dei cali di tensione forse dovuti ad una certa stanchezza creativa.
Incapaci di uscire dai canoni del metal tutto speed-groove ed urla, il disco lo si può apprezzare prevalentemente per l'adrenalina e la furia esecutiva, un po' poco per un gruppo di tale portata ed è un peccato perché sarebbe potuto essere un "top" album altrimenti.
Da segnalare, da ultimo, una "special edition" del lavoro con alcune bonus tracks ed il bellissimo artwork della copertina.
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