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Manimal, al loro secondo full lenght dopo l'esordio del 2009, hanno la capacità di essere convincenti senza proporre in realtà nulla di nuovo. Il sound, un massiccio power/metal a tratti melodico ma sempre pieno di riff "in your face", è fortemente debitore ai Judas Priest e ai Queensryche più duri, soprattutto la voce dell'ottimo
Samuel Nyman ricorda il miglior Halford (sentite l'acuto iniziale della titletrack e vi tornerà in mente Ram It Down). Tutto già scritto allora? Non proprio. Qui non c'è emulazione o il più banale "scopiazzamento", qui abbiamo dei musicisti con le palle, capaci di scrivere canzoni potenti, di macinare riff su riff, di tenere alta la tensione grazie ad una sezione ritmica precisa e pulsante. Inutile trovare i brani migliori, in questo lavoro vince l'insieme sostenuto anche da una produzione massiccia e cristallina. Da segnalare la partecipazione di Udo nella power-ballad "
Journey". Se cercate l'innovazione, questo disco non fa per voi ma se volete sentire il sangue ribollire nelle vene mentre fate del sano headbanging, mettete questo cd nel lettore, spegnete le luci e sentirete quello che i Judas hanno lasciato incompiuto. Per veri "defenders"!.
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