Ci sono voluti quasi sette anni per poter pubblicare la terza fatica dei francesi
Orakle intitolata
"Eclats" ovvero "Scintille". Sette anni che sono serviti a procedere con diversi cambiamenti, a partire dalla line up, lo stile e fino alla scelta di un nuovo logo che li rappresentasse al meglio. Senza dimenticare le radici black metal a cui sono legati, hanno dato prova di poter riuscire in una svolta decisamente più prog, sulla scia opethiana rispetto al mènage che ha rappresentato i lavori precedenti a quest'ultimo.
"Eclats" è stato pubblicato da
Apathia Records ed in maggio di quest'anno è un full in versione digipak, contenente otto tracce per quasi un'ora di ascolto. Si tratta di un arrangiamento tipicamente Opeth, cantato in lingua madre ovvero in francese. Una miriade di suoni prog ingranati in modo da non risultare per nulla noiosi o copiativi sia chiaro, nonostante si prendano determinati riferimenti anche in chiave Enslaved o dei Katatonia, ma sono solo spunti. Il resto è tutta farina creativa di musicisti davvero tecnici e preparati e considerando che non è nemmeno semplice riuscire in qualcosa di davvero positivo al primo colpo, dopo aver abbandonato il lato oscuro che, inizialmente, li aveva lanciati sulla scena come band black metal, è comunque un buon disco che può raggiungere la sufficienza più che piena.
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