Copertina 7

Info

Anno di uscita:2015
Durata:40 min.
Etichetta:Red Cat Promotions

Tracklist

  1. SWAN'S TALE
  2. DR. SAINT
  3. MISSION
  4. LONELY DANCE
  5. TRACK' 92
  6. LOVE IS GONE
  7. WAVE
  8. ROGER SABBATH
  9. CARPET
  10. SPIT
  11. FALLING DOWN

Line up

  • Samuel Frondero: vocals, guitars
  • Jack Nardini: guitars
  • Marcus Kawaka: bass, synth
  • Mark "Spud" McKenzie: drums

Voto medio utenti

E’ sempre un piacere ascoltare un album diverso. Diverso nei suoni, diverso nell’approccio musicale, diverso nel cantato..diverso, non canonico, distante dalle direzioni intraprese dalla maggior parte dei gruppi di nuova formazione, specialmente in Italia. Per essere diversi ci vuole coraggio, ci vuole la voglia di mettersi in gioco..e i Siren, di entrambe le cose, ne hanno una tonnellata.

E hanno anche un bel po’ di talento, chiariamoci, perché senza quello difficilmente arrivi da qualche parte (a meno di raccomandazioni): formati nel 2013, arrivano a un contratto con la Red Cat Promotions che gli permette di produrre questo esordio discografico chiamato “The Row”.
Perché diverso? Semplicemente perché, in un mondo metal rivolto pesantemente verso il –core, i pesaresi si buttano in un rock alternativo dalle mille sfaccettature: ci sono i suoni ruvidi di un certo punk-pop d’antan, c’è il grunge di Seattle, c’è un certo sentore di Dave Grohl in alcune linee vocali, c’è addirittura un briciolo di stoner, di southern rock e di blues, il tutto shakerato in 11 tracce interessantissime e che poco spazio lasciano alla noia e al “già sentito”, se non dall’altra parte dell’oceano.
Davvero bella l’intro “Swan’s Tale”, un sognante intreccio di voce maschile e femminile, che ben introduce “Dr.Saint”, primo singolo scelto dalla band (scelta azzeccatissima) dove l’impatto col sound dei Siren si fa diretto. E’ poi tutto un districarsi tra la moltitudine di generi sopra descritti, col picco (personale) raggiunto dalla centrale “Love is Gone”, trascinante e vitale. Mi permetto di fare un plauso particolare alla sezione ritmica, formata da Marcus Kawaka e Mark “Spud” McKenzie, vero motore fondante del sound della band. Il problema dei Siren è forse il voler osare eccessivamente, spaziando tra troppi generi diversi, col rischio di confondere eccessivamente l’ascoltatore. Va comunque detto che si tratta pur sempre dell’album di debutto di una band formata 2 anni fa, quindi di tempo per crescere e smussare questi spigoli vivi, scegliendo magari una direzione un pochino più specifica, ce n’è in abbondanza.

Insomma questo “The Row” non è certamente un disco di facile fruizione, ma un ascolto approfondito potrebbe regalarvi delle belle soddisfazioni, soprattutto se magari non partite con aspettative altissime e avete la pazienza di sviscerare i generi proposti. Per quanto mi riguarda, un ascolto davvero piacevole.

Quoth the Raven, Nevermore..
Recensione a cura di Andrea Gandy Perlini

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