I presupposti sulla carta c'erano tutti: "band che unisce Death Metal a Thrash Metal" si legge nel booklet di presentazione di questo secondo full lenght "Incinerate All" ( titolo efficacissimo ) dei deathsters Dethrone, wow!, avevo pensato io. Ecco un nuovo mostro sonoro, un ibrido feroce che suona un po' Overkill ed un po' Deicide o Unleashed. D'altronde si sa che ciò che spesso manca nell 'area estrema della nostra musica è proprio l' originalità, troppe bands si assomigliano le une alle altre finendo nel dimenticatoio e riuscire a creare un sound "diverso" è sicuramente un punto di forza. Il combo svedese invece di Thrash Metal ci dà solo un leggero assaggio ("Rat King", "I Am God"), il resto sono 8 proiettili impazziti Death Metal al 100%. Vocione growl ed urla disperate ("Reborn In Fire", "The Inevitable End"), blast beat e ritmi ultraveloci dell'ottimo drummer Simon Lundh, intrecci chitarristici frenetici suonati con precisione chirurgica a creare un muro di suono impenetrabile e solos ficcanti, un basso pulsante e martellante, liriche tra il luciferino e il nichilismo distruttivo. Insomma se da un lato siamo di fronte ad un prodotto sicuramente ben suonato e anche ben prodotto da Dennis Ahman, dall 'altro la speranza di aver avuto fra le mani un prodotto "nuovo" ci abbandona ben presto. Peccato, un'occasione persa per questo gruppo le potenzialità c'erano ma chi si ricorderà di loro fra qualche anno?
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