Copertina 8,5

Info

Anno di uscita:2016
Durata:58 min.
Etichetta:Inner Wound Recordings
Distribuzione:Andromeda

Tracklist

  1. OUT OF THE WORLD
  2. DEMENTIA
  3. SYMBOL OF LIFE
  4. REINCARNATION
  5. LULLABY
  6. END OF THE GAME
  7. BEYOND THE DARKEST SUN
  8. FOREVERMORE
  9. BREAK THE CORE
  10. REMEDY OF MY HEART

Line up

  • Vasilis Georgiou: vocals
  • Gus Drax: guitars
  • Kostas Milonas: drums
  • Nick Grey: bass
  • Bob Katsionis: keyboards (guest)
  • John K.: orchestral arrangements on “Remedy Of My Heart”
  • Mina Giannopoulou: backing vocals on “Remedy Of My Heart”
  • Astrous: backing vocals on “Break The Core” & “Remedy Of My Heart

Voto medio utenti

Prendi un pugno di eccellenti metallers greci, aggiungi una quintalata di metallo colante e tecnico, mescola il tutto con una buona dose di classe e senso melodico, ed otterrai i Sunburst! Primo album per la band ellenica, e primo centro pienissimo.

Il combo si muove su territori a metà strada tra la cattievria dei Nevermore, l'esorbitante tecnicismo dei Symphony X e quel filone new technical melodic prog metal o come cavolo volete chiamarlo, i cui alfieri in Italia potrebbero essere i DGM, tanto per capirci. Su tutto, svetta la voce semplicemente splendida di Vasilis Georgiu, già incrociato negli Innosense, nei Black Fate e in vari progetti paralleli, col suo timbro moooolto simile a quelo del miglior Roy Khan che fu, ma con una estensione ed un gusto più assimilabile al periodo Conception.

L'album si apre col botto, "Out of the World" è il pezzo perfetto, 5 minuti e mezzo di riff ipertecnici ed una linea vocale che ti si tatua in testa. Ma il viaggio è appena cominciato: brani come la bella "Dementia", la cattivissima "Symbol of Life", "Beyond the Darkest Sun" (solo per citarne alcuni) sono costruiti in maniera semplicemente perfetta, fondendo ritmiche serratissime con un forte uso della melodia, dando così vita a brani strutturalmente perfetti, che si reggono bene in piedi grazie alla loro miscela power/prog dall'alto tasso adrenalinico, ma sempre accarezzati dalle splendide linee vocali di Vasilis, cantabilissime peraltro.

L'album ha dalla sua l'invidiabile caratteristica di non abbassare (quasi) mai il livello, passando anche attraverso la delicata "Lullaby" o l'imponente suite finale "Remedy of my Heart", una vera esperienza in musica.

Vedo un futuro più che roseo davanti ai Sunburst; se ci avessi azzeccato, sarebbe tutto meritato, visto che questo "Fragments of Creation" merita le vostre orecchie e l'attenzione della scena prog moderna. Superbo.


Recensione a cura di Pippo ′Sbranf′ Marino

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 27 feb 2016 alle 12:13

Concordo pienamente con la recensione di Sbranf. La musica contenuta in questo disco è una vera manna dal cielo per i padiglioni auricolari e in ambito power progressive metal credo che le uniche band in grado di competere attualmente con il combo ellenico siano i Myrath e i nostrani Ensight. La leadership dei miei adorati Symphony stavolta è in serio pericolo....

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