I Revengia sono composti da alcuni ex-Eucharist, il chitarrista/cantante Matti Almsenius, il batterista Daniel Erlandsson, che ora milita negli Arch Enemy (e per un breve periodo negli In Flames) e, a completare la formazione, Martin Karlsson, entrato nei Revengia in sostituzione del precedente bassista, Roger Berntsson, giusto in tempo per registrare tre degli otto brani inclusi sul disco. "A Decade In The Dark" è l'album di debutto per questi tre svedesi, in realtà un lavoro risalente a qualche mese fa, ma solo ora posto alla nostra attenzione dalla Metal Fortress Entertainment.
A dispetto dei gruppi citati in apertura, i Revengia ci propongono un Heavy Metal roccioso e legato strettamente agli anni '80, con le vocals abrasive di Matti che rimandano al buon vecchio Lemmy e ad Algy Ward dei TANK. Accostamenti evidenti, anche sul piano musicale, dalle "zappate" che danno ad esempio su "Revengia" o su "Matricide". Qua e là, emergono pure influenze Thrash, (quelle "originali", della Bay Area), come avviene nel caso di "The Evil Draughtsman". "Dirge", è letteralmente sorretta dalla ritmica e se pure lascia trapelare una passione per soluzioni thrashy, le combina con un feeling più modernista, limitato più che altro al cantato effettato e solo in parte al lavoro ai piatti di Daniel Erlandsson e alla chitarra di Matti.
Chiude l'album "Premonition Of Death", un imponente riff iniziale che sa di Exumer e Darkness (quindi thrash teutonico) che non trova però sbocco nel proseguo: un brano monolitico e cadenzato che nonostante gli otto minuti del pezzo non offre mai motivi di interesse.
Diciamo che trattandosi di un album di debutto certi difetti sono ampiamente giustificati, ma visto che si tratta comunque di musicisti ben rodati, con il prossimo lavoro dovranno far certo di meglio.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?