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A bunch of kickass motherfuckers": così si autodefiniscono i
Fireleaf, nuova power metal band da Stoccarda, Germania, Europa, Mondo. E chi siamo noi per smentirli???
Il quintetto, seppur nuovo di zecca, è formato da musicisti tutti (o quasi) nati intorno alla fine degli anni '60, quindi non stiamo parlando di ragazzetti alle prime armi. E di sicuro beccare un contratto con la Massacre per un debut dev'essere una garanzia di una certa qualità, cosa che adesso andremo ad eviscerare...
Dunque, premete il pulsantino play e, molto probabilmente, anche voi esclamerete come Sbranf: "ma chi sono, i Primal Fear???" E sì, perchè i ragazzoni qui hanno molto della band di Scheepers, in particolare l'attitudine 'dura e pura', i riffoni enormi e la voce, nel caso specifico quella di
Bastian Rose, potentissima e ogni tanto in grado di arrampicarsi su acuti al testosterone belli e convincenti.
Le songs che compongono questo concept (pare si parli qui di un tale "Re della follia", anche se ho fatto un pò fatica a seguire le lyrics senza i testi stampati sotto il naso) si assomigliano un pò tutte, che è un bene e un male. Cioé, sarebbe un male, e sarebbe sintomo di poca originalità, ma le canzoni assomigliano tutte a qualcosa di potente, ben fatto, solitamente più mid-tempo anthemico che fast song, per cui di certo mi sentirei di consigliarle più all'amante della potenza e della pesantezza, che a colui che predilige velocità e iperboliche soluzioni strumentali. Nah, qui si mena duro sul ferro, e seppur l'album non raggiunga mai vette significative o clamorosi picchi, rimane un bel 48 minuti di power metal con le sfere, bello pestato e 'mascolino'. Buona la prima, vediamo che succede adesso.
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