Provenienti dalla Germania, i
Thornbridge tengono fede ai propri natali dandoci sotto con un Power Metal largamente ispirato dalle
istituzioni locali. Su "
What Will Prevail" è, infatti, evidente l'influenza delle diverse realtà cui ha preso parte Kai Hansen, soprattutto quella dei Gamma Ray che ritroviamo su "
Coachman’s Curse", e "
Under the Ice", per quanto nelle prime battute del disco si incappi in una "
Blow up the Gates of Hell" che guarda senza pudore agli Helloween.
Chitarre affilate, basso galoppante, un drumming preciso, per quanto non particolarmente fantasioso, e cori ammiccanti: questo il menu del giorno. Ben rappresentato da "
The Dragon's Reborn" o "
Eternal Life" (dove troviamo come ospite
Philip Schunke dei Van Canto), ma anche dalla stessa titletrack dove i
Thornbridge sembrano volgere le proprie attenzioni nei confronti dei Blind Guardian. E' invece un peccato che le idee e i vari spunti che troviamo su "
Tower of Lies" vengano un po' buttati li a casaccio e non sviluppati al meglio.
Non mancano poi alcune fugaci escursioni in territorio svedese, come nel caso di "
Neverwinter Nights" o della conclusiva "
Galley of Horror " che rimandano agli Hammerfall, per quanto sia risaputo come la stessa formazione guidata da Joacim Cans e Oscar Dronjak sia stata largamente influenzata dalla scena Metal Teutonica.
Di proprio i
Thornbridge ci mettono un discreto cantante,
Jörg Naneder (impegnato anche alla chitarra, proprio come Kai Hansen, indubbiamente un suo punto di riferimento), un bel tiro, tanta convinzione e due manciate di canzoni che sapranno fare breccia tra le schiere degli appassionati del genere.
E questo non è poi così scontato.
I was born to
reviewHear me while I
write... none shall hear a lie
Report and
interview are taken by the will
By divine right hail and
write
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