Copertina 7

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2016
Durata:50 min.
Etichetta:Massacre Records
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. INTRO
  2. BLOW UP THE GATES OF HELL
  3. THE DRAGON‘S REBORN
  4. WHAT WILL PREVAIL
  5. COACHMAN‘S CURSE
  6. SYMPHONY OF THE BATTLEFIELD
  7. ETERNAL LIFE
  8. NEVERWINTER NIGHTS
  9. UNDER THE ICE
  10. TOWER OF LIES
  11. GALLEY OF HORROR

Line up

  • Patrick Rogalski: guitars, vocals (backing)
  • Jörg Naneder: vocals, guitars
  • Patrick Burghard: bass
  • Maximilian Glück: drums

Voto medio utenti

Provenienti dalla Germania, i Thornbridge tengono fede ai propri natali dandoci sotto con un Power Metal largamente ispirato dalle istituzioni locali. Su "What Will Prevail" è, infatti, evidente l'influenza delle diverse realtà cui ha preso parte Kai Hansen, soprattutto quella dei Gamma Ray che ritroviamo su "Coachman’s Curse", e "Under the Ice", per quanto nelle prime battute del disco si incappi in una "Blow up the Gates of Hell" che guarda senza pudore agli Helloween.
Chitarre affilate, basso galoppante, un drumming preciso, per quanto non particolarmente fantasioso, e cori ammiccanti: questo il menu del giorno. Ben rappresentato da "The Dragon's Reborn" o "Eternal Life" (dove troviamo come ospite Philip Schunke dei Van Canto), ma anche dalla stessa titletrack dove i Thornbridge sembrano volgere le proprie attenzioni nei confronti dei Blind Guardian. E' invece un peccato che le idee e i vari spunti che troviamo su "Tower of Lies" vengano un po' buttati li a casaccio e non sviluppati al meglio.
Non mancano poi alcune fugaci escursioni in territorio svedese, come nel caso di "Neverwinter Nights" o della conclusiva "Galley of Horror " che rimandano agli Hammerfall, per quanto sia risaputo come la stessa formazione guidata da Joacim Cans e Oscar Dronjak sia stata largamente influenzata dalla scena Metal Teutonica.

Di proprio i Thornbridge ci mettono un discreto cantante, Jörg Naneder (impegnato anche alla chitarra, proprio come Kai Hansen, indubbiamente un suo punto di riferimento), un bel tiro, tanta convinzione e due manciate di canzoni che sapranno fare breccia tra le schiere degli appassionati del genere.

E questo non è poi così scontato.



I was born to review
Hear me while I write... none shall hear a lie
Report and interview are taken by the will
By divine right hail and write
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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