Quando si parla di “
horror-metal”, è quasi scontato accomunare musica e cinema, in un connubio indissolubile tra mondi affini, entrambi indirizzati (se non impegnati in contemporanea) a generare quell'irresistibile inquietudine che il richiamo per il mistero e l’irrazionale suscitano nell'individuo fin dagli albori della sua esistenza.
E allora, avvalendosi di tale sfruttata analogia, potremo dire che “
III: The beast” è un discreto
film di “maniera”, impreziosito da intuizioni interessanti ma incapace di emanare il fascino conturbante dei
masterieces del settore o un “
sense of wonder” in grado di collocare i suoi creatori tra i più autorevoli sfidanti ai grandi “fabbricatori d’incubi”.
Ritornando alla questione puramente sonora, i
Madness of Sorrow di
Muriel Saracino (ex Filthy Teens), attraverso una miscela d’influenze varia e abbastanza ben amalgamata (Death SS, Marilyn Manson, Type O Negative, Cradle of Filth, Fields Of The Nephilim, …), dimostrano di avere i mezzi tecnici e attitudinali per “impressionare” l’astante e tuttavia talvolta mancano nel dosare ad arte tensione nervosa e attacco epidermico, per un contrasto espressivo non sempre completamente appropriato ed efficace.
Accanto a momenti assai catalizzanti e rabbrividenti come “
Seed of evil”, “
The black lady” e l’apocalittica “
Evilangel”, nel programma dell’albo troviamo frammenti meno coinvolgenti e comunque moderatamente intriganti come “
Welcome to your suicide” (una specie di
crossover tra Rammstein e Motorhead) e la mortifera “
Crucifixed”, mentre né gli squarci
black di “T
hree meters underground” e “
Vatican's ruins”, né le scansioni
industrial di “
The army of sinners” vanno oltre una superficiale gradevolezza, allo stesso modo in cui le allusioni gotiche concesse a “
No redemption” e “
Drowned” finiscono per fluttuare sull’apparato sensoriale senza soggiogarlo a dovere.
La Bestia si è alimentata di un cibo perverso e sinistro, che forse non è ancora stato del tutto assimilato e dopo i “titoli di coda” il brivido svanisce quasi istantaneamente … attendiamo turbamenti emotivi maggiormente intensi e duraturi.
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