Copertina 6,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2016
Durata:17 min.

Tracklist

  1. RELEASE THE BRAKE
  2. NIGHTMARE
  3. THE CROWS
  4. REBORN

Line up

  • Michael Gildner: vocals
  • Erik Peabody: guitars
  • Santo Clemenzi: bass
  • Massimo Goletti: drums
  • special guest:
  • Roberto Tiranti: vocals on "Reborn"
  • Raffaele "Raffo" Albanese: guitar solo on "Reborn"
  • Paolo Fosso: piano, keyboard solo on "Reborn"
  • Riccardo Piroli: guitar solo on "Release the Brake" and "Nightmare"

Voto medio utenti

Gli Outerburst nascono per volontà del bassista (dei From the Depth, 5th Element, ex Deimos) Santo Clemenzi, cui si è prima affiancato il batterista Massimo Goletti (anche lui ex Deimos) e successivamente il chitarrista statunitense Erik Peabody (leader degli Eye of I) e il cantante (e attore) tedesco Michael Gildner.
Questa, la formazione che ha dato vita a "Phase A: Kaishi", la prima uscita discografica a loro nome, dove ci propongono quattro brani all'insegna di un Heavy Metal di stampo classico, fortemente articolato ma anche melodico, grazie ad un impiego delle keyboards ben dosato.
Detto che Clemenzi si è preso carico di tutti gli aspetti compositivi, come pure della registrazione e del mixaggio, va annotata la presenza di diversi ospiti, tra quali spicca Roberto Tiranti, il quale si erge a lead vocalist sulla conclusiva "Reborn", ariosa e hardeggiante. L'opener è invece la spedita "Release the Brake", caratterizzata da una ritmica incalzante e pulsante, seguita a ruota da "Nightmare"", che presenta soluzioni non troppo distanti dalla canzone che la precedeva, pur concedendo maggior spazio alle tastiere e a un guitar solo incisivo, con le chitarre che salgono in cattedra su quella "The Crows" che si fa apprezzare anche per degli azzeccati incroci vocali.

"Phase A: Kaishi" lascia ancora trasparire qualche, inevitabile, problema di affiatamento (che emerge soprattutto nel cantato di Gildner) ma anche una certa freddezza di fondo, aspetti che non potranno che essere limati con il tempo.
La partenza è comunque più che positiva, soprattutto guardando al suo capitolo finale ("Reborn"), li aspettiamo quindi all'arrivo, dato che sono già all'opera sui pezzi che andranno a comporre quello che sarà il loro album d'esordio.



You want it all, but you can't read it
It's in your face, but you can't read it
What is it? It's it
What is it? ... it's the review
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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