Copertina 7

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2016
Durata:57 min.
Etichetta:Nuclear War Now! Productions

Tracklist

  1. REFLECTIONS
  2. CONJURING THE EXPULSED
  3. SOL
  4. ELEMENTAL CRUCIFIXION
  5. APOLLYONIC ENSTASIS
  6. AT THE GRAVEYARD OF GODS

Line up

  • Murder Divine: various
  • Nightmare Fukk: various
  • Transplutonian Afterbirth: various
  • Tomb Sun: various
  • Mind-Blinding Void: various
  • Radiating Abyss: various

Voto medio utenti

Sebbene gli Irkallian Oracle siano originari di Gothenburg, il loro sound non ha nulla a che fare con il celebre Gothenburg style che band come At the Gates, Dark Tranquillity e In Flames hanno reso celebre nel mondo creando un vero e proprio filone musicale con decine e decine di imitatori.
Il blackned death metal dei Nostri, infatti, può essere riassunto come un mortifero incrocio tra le sulfuree atmosfere dei Portal e le desolanti inflessioni doom di gente come Grave Miasma o Necros Christos il tutto combinato insieme in una proposta pesante, asfissiante e assolutamente lontana dalla luce.
"Apollyon", seconda uscita per gli svedesi, è un album molto duro da digerire, privo di qualsivoglia spunto melodico, sorretto da chitarre cupe e ribassate, giocato su tempi spesso medi ma anche su velocità sostenute ed ulteriormente "strangolato" dal growl profondissimo e catacombale di un singer perfetto per il genere proposto.
Chiunque conosca i gruppi che ho citato come paragone, saprà cosa aspettarsi dall'ascolto dell'ora di musica contenuta in questo disco e spalmata su sei brani lunghi, opprimenti e devastanti in ogni loro inflessione, mentre chi non è avvezzo a certe sonorità potrebbe trovare "Apollyon" anche noioso per via del suo estremismo sonoro che viene a diventare anche parossistico.
In realtà, se si è amanti del vero estremo in musica, quello privo di compromessi e di velleità commerciali, si potrà essere soddisfatti da un gruppo che percorre la propria strada con convinzione e cognizione di causa, da un gruppo che, sebbene abbia dei modelli di riferimento, è comunque in grado di mostrare una forte personalità ed una indubbia qualità.
Qualità, ovviamente, per pochi, se non per pochissimi.
Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

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