Una ventata di positività e di bontà è quello che portano gli austriaci Edenbridge, giunti al loro secondo lavoro dopo l'eccellente debut "Sunrise in Eden" che ha portato molti marchi nelle casse della Massacre, ben più di tanti nomi maggiormente blasonati.

Per chi non lo sapesse, il quintetto d'oltralpe si cimenta con risultati oltremodo positivi in un melodic metal fortemente dominato da tappeti di tastiera, ottimo gusto della melodia da parte del leader Lanvall (chitarrista davvero di ottimo livello), doppia cassa a manetta sovraesposta e per finire dalla bellissima e soave voce di Sabine, davvero angelica, che aveva fatto la fortuna del predecessore "Sunrise in Eden" definito in sede promozionale come "Angelic Bombastic Metal"!!!

Definire gli Edenbridge metal in senso stretto risulta piuttosto difficile, come già annunciato dal sottoscritto l'anno scorso si potrebbe dire che potrebbero essere definiti "dreamy metal" e la formula non è stata cambiata di una virgola: brani dominati dai mid tempos, soavi, maestosi, a volte su sonorità celtiche, altre volte orientaleggianti, altre volte ancora più drammatiche e squisitamente devote al power metal europeo, su cui si staglia imperiosa la dolce voce di Sabine, evidenziata da una produzione volutamente poco aggressiva ma perfetta qualitativamente ad opera di Dennis Ward dei Pink Cream 69 ed ottenuta agli House of Audio.

Insomma, grazie a brani davvero convincenti e trascinanti come "Starlight Reverie", "The Palace", "Fly on a Rainbow Dream" (l'unica pallosa è la ballad "A Moment of Time") e "Suspiria", questo "Arcana" conferma le promesse del debut album ed assicura all'esperta Massacre un altro bell'introito di denaro, nonchè un grande consolidamento del nome Edenbridge nel firmamento del metal europeo.
Ne stiano lontani i duri e puri, ma chi ama la melodia se ne innamorerà al primo ascolto.
E come diceva al tempo Dan Peterson, Edenbridge: per me, numero uno !!!