Terzo album per i canadesi
Black Wizard (i primi due usciti solo su Bandcamp) e quindi una sorta di debutto ufficiale per
Listenable.
Heavy rock dalle radici settantiane, echi di Black Sabbath, Thin Lizzy, B.O.C., ma anche spazio al metal ottantiano.
Possiamo inserirli nell’area che comprende formazioni come Graveyard, Horisont, Bible of the Devil, The Sword ed altri, per la ricerca di strutture agili ma allo stesso tempo di una certa complessità. Il tiro più aggressivo lo troviamo in brani dal cipiglio stoner come “
Revival” e “
The priest”, dove il passo è roccioso e compatto, mentre il lato oscuro dei nordamericani emerge nelle sabbathiane “
Unnecessary evil” e “
Laughing and lost”. Il resto si dispone a metà di questi due indirizzi stilistici.
La prova è sufficientemente buona, ma non ancora brillante. Qualche episodio pare un po’derivativo (“
Harsh time”) e manca ancora un’impronta veramente personale. Comunque, teniamoli d’occhio.
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