Una “botta” davvero non indifferente. Mi scuserete l’introduzione poco “aulica”, ma di fronte ad un monolite di
groove, iconoclastia e tensione emotiva come “
My entropy” non saprei come esprimermi diversamente.
La verità è che i
Moth's Circle Flight, forti di una considerevole esperienza, sfornano un dischetto veramente “potente”, capace di muoversi tra
hardcore,
nu-metal e
industrial senza scadere nel facile manierismo, dimostrando che anche all’interno dei generi musicali più inflazionati si possono ancora trovare soluzioni espressive convincenti.
Tanta rabbia e veemenza, dunque, e tuttavia anche una notevole abilità nel distribuire con gusto significativi contributi melodici, gestendo, poi, il tutto attraverso una considerevole dose di talento creativo, imprescindibile in ogni forma di manifestazione artistica e ancora più necessaria quando se ne affronta una di grande omologazione e popolarità.
E allora potremo dire che nel lavoro dei parmensi si possono riscontrare scorie di Pantera, Killswitch Engage, Mudvayne, Soil, Voivod, Fear Factory e Machine Head e che nonostante tali “assonanze”, non si ha mai l’impressione di assistere ad una sterile riproposizione di quei notabili del settore.
Vena compositiva di livello, sorretta da una notevole perizia tecnica e da una misura nel dosaggio degli elementi (compresa l’alternanza tra
vocals “pulite” ed evocative e quelle
angry) veramente pertinente, fanno di questo dischetto targato
logic(il)logic Records un ascolto molto coinvolgente dall’inizio alla fine, con vertici di devastante intensità emozionale che si chiamano “
Man on the peak”, “
Ends of a shadow”, “
Raise your head” (una bella “mazzata sulle gengive” che piacerebbe parecchio a
Cazares e
Bell …) e “
An old chant” (la mia preferita del programma, probabilmente, per il cangiante senso di dramma e catarsi che trasmette …), squarci sonici che difficilmente potranno lasciarvi indifferenti.
L’ultima citazione la riserviamo a “
Ray of ira”, un’intrigante diversione primariamente in madrelingua che non fa perdere una stilla di efficacia a questi valorosi e massicci
metallers nostrani.
Pronti al “massacro”?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?