Scontati.. Questa è l'impressione che ho avuto dopo un primo ascolto del debut album "
Welcome Aboard" dei
Sail Away ... Impressione che ahimè è stata solo parzialmente modificata dopo vari ascolti, purtroppo la musica proposta dal gruppo di Torino è così elementare, scolastica, priva di qualsiasi mordente da risultare appunto... scontata. Un mix fra punk alla Offspring e metal alla Maiden ( “
Giants Of The Dawn”), una voce stridula, piatta da risultare inadeguata (ricorda John Gallagher dei Raven ma con una minor estensione e minori capacità interpretative), chorus semplici semplici, ad eccezione di "
Sweet Dried Rose" il pezzo meglio riuscito dell'album, una produzione che più minimale non si può ( a ragion del vero è una auto-produzione, quindi presumibilmente non si poteva fare di meglio ma è anche vero che il giudizio si deve basare sul prodotto finito). Insomma, nonostante qualche spunto interessante, niente, o quasi, è stato fatto per rendere appetibile questo lavoro d’esordio ed è un peccato perché le potenzialità ci sono e un maggior sforzo in sede di songwriting, un cantante più dotato ed una produzione più aggressiva, avrebbero dato qualche chance in più di emergere ai
Sail Away che così, invece, sono “rimandati” a Settembre. In bocca al lupo.
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