"Eclipse Of Sorrow" è un concept album ambientato in un futuro post-apocalittico. Le protagoniste dell'intreccio, Alice e Adrienne, sono alla ricerca di Chris (padre e marito delle due donne) in un lungo viaggio ricco di sorprese (più o meno positive) verso la città di Eden.
La strada battuta dai
Sipario è quella (un po' inflazionata) del power metal sinfonico più tradizionale di matrice Kamelot, Nightwish, Epica e Avantasia. Dalla sua la band ha un'ottima cantante (
Mæg Raheena), una produzione accettabile e una copertina davvero niente male. Per contro le soluzioni armoniche e gli arrangiamenti non brillano per originalità e le scelte timbriche non sono sempre felicissime (questa considerazione vale in particolare per le orchestrazioni decisamente "plasticose" e per le tastiere).
Eccoci allora al cospetto di oneste cavalcate power (
"Ante Lucem", con un ritornello un po' abusato), brani "pestati" giocati sul contrasto tra cantati puliti e growl (
"Carnage", "Revolution", "Icarus Symphony"), lenti e mid-tempo pianistici (
"Celestial Karma", "Dandelion's Night", "Dawn Of Silence"), strutture più elaborate (
"Desolation", "The Purge", "Eclipse"). Gli spunti maggiormente interessanti (penso alle timide concessioni all'elettronica di
"Insurgency" o alle influenze cinematografiche di
"Echoes Of Eternity" e
"A New Day") non sono, purtroppo, sviluppati a dovere: avrebbero potuto fare la differenza in una proposta tutto sommato derivativa e non sempre organica. Buoni gli assoli di chitarra (molto maideniani ma funzionali), meno buoni gli assoli di tastiera (come già sottolineato, le timbriche non aiutano di certo).
Chissà, forse sarebbero da vedere dal vivo questi
Sipario (hanno promesso di riproporre per intero l'album "on stage"). La sufficienza c'è ma credo che si debba lavorare di più sul
carattere per poter fare il famoso "salto di qualità".
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