Il terzo album dei teutonici
Painful, “Imagines pestis” è un concept sulla diffusione della peste e le sue “conseguenze”.
Argomento più volte utilizzato nella nostra musica preferita, i Nostri non aggiungono nulla di memorabile a questa discografia, realizzando un onesto album di black/death metal ma a cui manca quel tocco di genialità tale da rendere “appetibile” il disco.
Nonostante la parti black siano decisamente ispirate dai
Cradle of Filth, manca quella grandeur sinfonica caratterizzante la band britannica, e il singer
Mike Oswald manca della teatralità necessaria per dare alle canzoni quel tocco drammatico.
Detto questo il disco scorre fra momenti più tirati ed altri più cadenzati, strutturati su pattern più vicini al death metal, senza troppi scossoni o picchi ma senza neanche bruschi cali di tensione.
Certo è che reggere per 54 minuti l’ascolto di
“Imaginis pestis” senza aver voglia di ascoltare altro è dura,perché il cd dice tutto quello che ha da dire in una quarantina di minuti e i tedeschi non posseggono né la classe dei
Behemoth né la furia dei
Belphegor (giusto per fare due nomi di band che in ambito black/death hanno mietuto consensi)
Disco che merita un ascolto prima di essere acquistato.
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