Okay, lo so, i
Debauchery sono probabilmente uno dei gruppi più detestati nel panorama del metal estremo ed effettivamente se date una occhiata alle recensioni dei dischi precedenti fatte dagli altri redattori non troverete voti che superino il 4. Ci è voluto quindi del coraggio a recensire l'ultimo lavoro del combo tedesco, "
Thunderbeast", uscito a Luglio e composto da 2 parti? No, nessun coraggio, è solo a mio parere una questione di prospettive. Sono i Debauchery un gruppo Death Metal? No, assolutamente, a meno che non li si voglia considerare come uno "scherzo". Il vero Death è altrove, su questo non ci piove. Se quindi la nostra prospettiva cambia, ecco che il gruppo tedesco può benissimo essere catalogato nel filone "Horror-Metal" (tipo Lordi, Gwar o Wednesday 13 per capirci), e qui i Debauchery hanno le loro carte da giocare. Certo la loro proposta musicale è risaputa, si basa sugli sfruttatissimi accordi in 4/4 degli Ac Dc (scagli la prima pietra il gruppo che non lo ha mai fatto) e certo non brilla per originalità anche se ci sono puntate metal alla Accept ( "
Heavy Metal Monsternaut ") che, unite ad un growling alla Chris Barnes un po' meno cavernoso ed ad un songwriting minimale ma efficace, riescono a far muovere il piedino soprattutto nei pezzi più tirati e questo rende il lavoro sicuramente ascoltabile. L'album è stato registrato insieme a Dennis Ward (Unisonic, Eden's Curse, Krokus) e purtroppo paga lo scotto della sua eccessiva lunghezza e per questo alla fine risulta un po' stucchevole. Ma ci sono anche degli highlights. Nel disco 1) "
Monster Voice", la veloce "
Murdermaker", heavy metal di stampo priestiano , "
Crusaders Of Gods" dal riff alla Thunderstruck, "
Girl To Adore" è un mid tempo che potrebbe essere uscito da un disco degli Airborne, "
Vampire Holocaust" hard-bluesy alla Back In Black, "
City Of Bones" Un ottimo hard-boogie alla Ac DC. Chorus catchy, melodie orecchiabili e per l'occasione l'apporto degli hard rockers Blood Gods che altro non sono che il gruppo fittizio creato ad hoc per l’occasione, riconducibile all’anima più Hard n’ Roll espressa dal mastermind Thomas, che hanno suonato il secondo lotto di brani racchiuso nel dischetto 2) "
Demon Screeching" quasi a ribadire che la musica dei Debauchery è semplicemente hard rock ed è in questo ambito che va valutato.
In questa seconda parte del lavoro abbiamo gli stessi brani del primo disco cantati però con una voce alla Brian Johnson ed Udo Dirk Schneider. A livello strumentale non vi sono differenze, la struttura compositiva delle canzoni resta identica sotto tutti gli aspetti: il main riff è lo stesso della versione Debauchery.
In conclusione, non avete di fronte un disco che passerà alla storia ma comunque un prodotto onesto.
Dato che i Debachery ed i Blood God sono in pratica la stessa band con la differenza che i primi possiedono una voce growl ed i secondi la voce più rock, peraltro eseguite dallo stessa singer, è da apprezzare questo particolare progetto che enfatizza le due anime distinte ed unite allo stesso tempo, quella più "brutale" e quella più mainstream.
Se solo si decidessero a togliersi di dosso l'etichetta di Death Metal band...
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