L'omonimo debut dei tedeschi
Thron, pubblicato dalla nostrana Clavis Secretorum, è un album che, per ammissione dei suoi autori, si rifà al suono black/death svedese della prima metà degli anni '90, quel suono, cioè, che band entrate nel mito come Dissection e Unanimated hanno insegnato al mondo creando una miriade di imitatori più o meno capaci di ripeterne le gesta.
Il quintetto crucco, che sappiamo essere formato da musicisti di esperienza seppur i nostri non svelino le loro identità, entra a far parte di questa schiera di imitatori attraverso otto brani, per quaranta minuti di durata, che si rifanno alle strutture sonore, alle atmosfere ed alle tematiche di dischi come "Ancient God of Evil" o "The Somberlain" senza aggiungere nulla a quanto detto prima di loro e senza voler in alcun modo risultare personali.
I
Thron, dunque, suonano "solo" quello che piace a loro ed omaggiano un periodo musicale che tanto ha dato, in termini di qualità, alla scena estrema mondiale e lo fanno in modo convincente con brani diretti, melodici e sulfurei al punto giusto, ricchi di armonizzazioni e di stacchi imponenti come i maestri hanno insegnato.
Il primo disco dei tedeschi sta tutto qui.
Se amate i gruppi citati (aggiungeteci pure i Necrophobic), non esitate a dare una chance ai
Thron, in caso contrario risparmiate pure i vostri soldi, ammesso che qualcuno ancora compri i dischi ovviamente.
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