Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2016
Durata:36 min.
Etichetta:Street Symphonies Records / Andromeda Dischi

Tracklist

  1. MY DARKNESS
  2. LAND OF LIGHT
  3. THE WATCHMAKER
  4. GOD IS DEAD
  5. TURN TO STONE
  6. ONE WAY OUT
  7. BLIND
  8. TELL ME A STORY
  9. SOLD OUT
  10. THE SAND

Line up

  • Nico: vocals
  • Caste: guitar
  • Vale: bass
  • Pane: drums

Voto medio utenti

Non siamo probabilmente ancora giunti al culmine del percorso evolutivo intrapreso degli Easy Trigger, ma sono certo che chiunque abbia apprezzato il loro precedente “Bullshit”, ascoltando “Ways of perseverance”, non potrà che rilevare una crescita della band veronese un po’ in tutti i settori, compresi aspetti come la convinzione e la compattezza.
Profondamente cambiati nella line-up, con il solo Caste (un ottimo musicista, per la cronaca …) a rappresentare un elemento di continuità con il passato, il gruppo piacerà a tutti quelli che amano il metallo stradaiolo più virulento, oggi declinato attraverso una minore influenza punk e precipuamente votato alla costruzione di un “muro del suono” granitico e massiccio.
Con il contributo dell’ugola al vetriolo di Nico (uno che ha imparato molto da Axl, Sebastian Bach e Taime Downe …) e della dinamitarda sezione ritmica formata da Vale e da Fabio "Pane" Ferrari (noto per la militanza nei Raw Power), i “nuovi” Easy Trigger allargano leggermente il loro vocabolario sonoro e sebbene non sempre il risultato sia pienamente persuasivo, dimostrano che l’attenzione alla cura degli arrangiamenti e una propensione alla varietà compositiva sono “armi” importanti per colpire i sensi dell’uditorio, il tutto senza tradire le prerogative fondamentali di un collettivo turbolento e istintivo come questo.
Pezzi diretti e anfetaminici come “My darkness" e "God is dead” o, ancora meglio, la brutale “ruffianeria” di “The watchmaker” e “One way out”, le cadenze plumbee e scorticanti di “Turn to stone” e l’intrigante influenza NWOBHM concessa a "Tell me a story”, rappresentano segnali importanti di una maturità tecnico-compositiva prossima al pieno compimento.
Da segnalare, infine, la ballata da “quartieri bassi” "Blind”, abbastanza efficace e utile a testare le buone capacità interpretative e la duttilità fonatoria del bravo vocalist della formazione veneta.
Non rimane che “perseverare” su questa strada …
Recensione a cura di Marco Aimasso

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.