Riacciuffarsi al tempo per far star
qui
passato e presente è strapazzante.
I Moe ricordano l'esperenzialità delle bands di Julie Christmas
e la veemenza folcloristica di certi collettivi politici.
Non focalizzatevi sui titoli. Rimanete in strada.
State senza navigatori digitali e senza i miei fronzoli perdivista.
Pare che Examination...
sia, per i Nostri, un capitolo fra molti.
I MoE, prolifici non per straripante poesia e/o per eccessi di tormento, muovono in un varco in quel music bitesness logoro e frequentatissimo da tonici musici pronti a sclerotizzarsi nelle forme più palesi.
I tre, invece, sono anarchici rispetto a queste etichette stridule
e sterilizzanti.
Enumero poco e non oltre la mia ferma speranza che, qualcun* tra Voi prenda in capo le destinazioni
delle
mini-band di questo spessore.
Hai! voti; in scala:
Paris
Wild Horses
Doll's Eyes
Realm of refuge
Saccades and fixations
Letters of Pliny
Da ascoltare a pause, in fabbriche abbandonate, tra elevatori a pezzi e sotterranei mai visitati in un sol giro.
Fate mucchio con le pareti che al buio dissolvono, finchè la paura non si squarci di neon lampeggianti...
settemenomeno
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