Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2016
Durata:44 min.
Etichetta:MDD Records

Tracklist

  1. ODORIC OVERTURE
  2. THE LION'S OATH
  3. THE LAST EMBRACE
  4. ENCHAINED
  5. PYRAMID OF SKULLS
  6. SERPENT TOWER RISING
  7. SECOND AGE OUTCASTS
  8. ROGUE PLANET
  9. TOWERING SOLITUDE
  10. THE RISE OF REBELLION
  11. ALARIC WOLFBITE
  12. RETURN TO ANKRATH
  13. REBIRTH
  14. DEATH OF THE DECEIVED ONE
  15. DECAYING BLOOD
  16. BROKEN BONDS
  17. ODORIC ON THE SERPENT THRONE
  18. AENEA

Line up

  • Kris Verwimp: illustrations
  • Arkadius Antonik: composition, arrangements

Voto medio utenti

C'era una volta un artista di nome Kris Verwimp (grafico dei Marduk, ma non solo). Questi incontrò Arkadius Antonik, mastermind dei SuidakrA, con cui diede vita al progetto Realms Of Odoric, una colonna sonora a tutti gli effetti dove, invece del film, "lo spettatore" deve ammirare le illustrazioni dell'artista per poter dare un senso all'intera opera.

Oggi questa colonna sonora "in divenire" giunge al secondo capitolo (sovrapponendosi, un po' ingenuamente, alla recente discografia dei SuidakrA incentrata sulle stesse tematiche ma da una prospettiva diversa) e ci conduce per mano nell'universo fantasy immaginato da Verwimp più di vent'anni fa.

Musicalmente, i riferimenti vanno ai grandi compositori recenti hollywoodiani: Hans Zimmer, Howard Shore, Danny Elfman, James Horner e John Williams sono tutti potenziali candidati in termini di influenze. Arkadius, per forza di cosa, non raggiunge i livelli d'eccellenza degli artisti sopraccitati, ma senza dubbio esce dal confronto a testa alta.

L'introduttiva "Odoric Overture" è canonica, e prelude alla battagliera e morriconiana "The Lions Oath". L'intima "The Last Embrace", con il pianoforte in evidenza, fa da contraltare alla più epica "Enchained", che mi ha ricordato il piglio de "Il Codice Da Vinci". E poi ancora: sfumature elettroniche ("Pyramid Of Skulls", "Alaric Wolfbite"), percussioni orientaleggianti ("Serpent Tower Rising"), echi folk ("Second Age Outcasts", "Broken Bonds"), tinte romantiche e mahleriane ("Rogue Planet"), momenti concitati ("The Rise Of Rebellion") e tantissima, ovvia, epicità ("Return To Ankrath", "Rebirth", l'enigmatica "Decaying Blood", "Odoric On..." o "Aenea").

Cosa ci resta di questo "Second Age"? A dire il vero poco, considerando la frammentarietà dell'incisione, se non l'apprezzamento dell'impegno profuso nella realizzazione di un lavoro così distante dai canoni metal tradizionali (oltre al CD è previsto un meraviglioso libro illustrato da Verwimp di 80 pagine, ndr). Provare per credere...
Recensione a cura di Gabriele Marangoni

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