I
Fatal Fusion si muovono su quella sottile linea di confine che separa il "tributo" dal "plagio". Lo fanno con giudizio (l'esperienza è comprovata), ma lo fanno. Il quintetto norvegese non nasconde il proprio amore per il prog degli Anni Settanta ma allo stesso tempo sembra voler giocare alla "caccia al tesoro" con i propri ascoltatori che tentano di far risalire questa o quell'altra idea alle loro legittime fonti.
La breve, marziale e orientaleggiante
"The Gates Of Ishtar" sfocia nella riuscita
"Shadow Of The King", dove ai tratti arabeggianti si aggiungono quelli fiabeschi/narrativi: l'incedere è kashmiriano, e non mancano i riferimenti a certo neo-prog (Pendragon e IQ su tutti) o a esperienze più recenti (penso ai Transatlantic). Il cantante
Knut ricorda (molto) vagamente
John Wetton, ma ha comunque una sua personalità. Si prosegue con
"Forgotten One", bucolica e dall'arrangiamento pop, con tanto di omaggio lirico a
"Tommy".
"Astral Flight" è uno strumentale dove emergono le influenze Sixties e l'amore per i King Crimson dei primi anni.
"The Emperor's Letter" è emblematica rispetto a quanto scritto in apertura: il mellotron in evidenza non può non ricordare l'attacco di
"The Court Of The Crimson King", così come il break strumentale non riesce a celare una vena romantica palesemente rétro. Discorso simile si può fare per
"Endless Ocean Blue", in tutto e per tutto assimilabile a
"Echoes" dei Pink Floyd (dalla struttura alla doppia voce in parallelo della melodia principale), con l'inciso rubacchiato a
"Radioactive Toy" dei primissimi Porcupine Tree. La chiusura è lasciata alla titletrack, che questa volta prende a modello
"Supper's Ready" dei Genesis, sia nell'introduzione (ascoltate l'arrangiamento delle chitarre) che nella coda dal carattere epico. La parte centrale, vagamente più heavy, è forse l'unica sezione davvero prolissa dell'intero full-length.
"Total Absence" non è un brutto disco, anzi, per almeno il 90% della sua durata scorre che è un piacere. Mi chiedo solo a chi devo dare il voto: ai
Fatal Fusion o ai Genesis/Pink Floyd/King Crimson/...? La domanda è retorica, lo so, ma è giusto farsela...
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