Questo
"The great momentum" segna il ritorno degli austriaci
Edenbridge dopo 4 anni di silenzio dal loro ultimo "The bonding" ma francamente sembra che per
Lanvall & soci il tempo non sia trascorso per niente.
Giunta all'ormai rispettabile cifra di 9 album infatti, la band della vocalist
Sabine Edelsbacher (bravina, carina, delicatina...tutti diminutivi purtroppo che non depongono certo a farne un'eroina del metal) ripropone l'ennesimo lavoro di metal sinfonico venato di melodie di facile presa e di poco spessore.
L'opener
"Shiantara" con i suoi arpeggi dal sapore orientale non invoglia francamente ad andare avanti con l'ascolto, impressione suffragata dalla successiva
"The die is not cast", che si trascina per tutti i 5 minuti senza una trovata che faccia almeno togliere i piedi dal divano.
"The moment is now" con il suo incedere più deciso e d'impatto finalmente regala una luce nella nebbia ma
"Until the end of time", la seguente, provvede a spegnerla immediatamente offrendoci una ballad talmente piatta e priva di personalità che in questo periodo sarebbe stata bene sul palco dell'Ariston.
"The visitor" è invece oggettivamente una bella traccia che, grazie ad un mood più oscuro, riesce a tenere desto l'ascoltatore ed a fargli desiderare di riascoltarla. Segnamo un punto per gli
Edenbridge finalmente!
Dalla successiva
"Return to grace", che si avvale della Junge Philharmonie Freistadt Orchestra, ci si aspetterebbero grandi cose mentre purtroppo l'orchestra a volte pare addirittura fuori luogo quasi volesse ribadire solamente la propria bravura.
E giungendo a
"Only a whiff of life" faccio una riflessione: non vi sembrano cari ragazzi d'oltralpe un filo troppe 2 ballad (anonime per giunta) in un platter di 9 canzoni?
Chiudono la release
"A turnaround in art" e
"The greatest gift of all" che totalizzano 19 minuti(!!!) riassumendo alla perfezione il senso di debolezza e di piattume che pervade tutto il lavoro.
In conclusione: se amate questo genere di sonorità e siete già fans degli
Edenbridge sapete cosa aspettarvi da loro per cui
"The great momentum" vi soddisferà, altrimenti penso che vi siano migliaia di proposte più interessanti nel panorama heavy internazionale.