Quando ho letto che i Nailed erano inglesi, che suonavano brutal death metal e che questo “A Pure World Is A Dead World” era il loro disco di debutto, scuri nuvoloni si sono addensati su questa recensione, al punto che ho sperato che la band fosse almeno brutale.
La prova dei fatti, cioè l’ascolto del disco, mi ha regalato ben più di quanto sperassi, perché se è incontrovertibilmente vero che la band spacchi di brutto, per brutalità e violenza sonora, è altrettanto vero che ci troviamo di fronte ad un songwriting che, pur non essendo innovativo, ha idea di cosa sia il dinamismo. Il resto la fanno una buona preparazione tecnica ed una produzione che ricorda certe cose dei Dying Fetus, e che proprio alla band americana rimanda per le intricate composizioni.
La scarsa mezzora di questo disco lascia il segno, si lascia ascoltare volentieri ed è monolitica al punto giusto, senza troppe digressioni melodiche, con blast beats a pioggia, come Cristo comanda, ed una sana voglia di spaccare culi a random. Bravissimo inoltre il singer.
“Dark Spawn” (la parte finale è da urlo!), “Crowning Of A Cripple” e “Serial Killer Chronicles” hanno tutto per far felici i fans del Death Metal.
Per una volta Albione non delude e poco importa che i Nailed non inventino nulla, ascoltiamo Death Metal per avere calci in faccia, le carezze e le finezze le lasciamo alle signorine.
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