Giunge al quarto capitolo l’avventura discografica dei
Place Vendome, studio-project creato attorno all’immortale
Michael Kiske.
“Close To The Sun” è un gran bell’album, più vicino agli esordi heavy del combo (l’AOR c’è, indubbiamente, ma è meno pronunciato rispetto al recente passato).
Si parte in quarta con la title-track, brano orecchiabile dalle melodie riuscitissime e dal gran tiro.
“Welcome To The Edge” si muove a cavallo tra hard rock e metal con
Kiske impegnato sui registri medio-bassi (ma sempre convincente).
“Hereafter” (in origine un brano dei DGM) è in un certo senso “annacquata” rispetto all’originale, venendo meno la componente progressiva, ma l’impatto è sempre consistente. L’elegante power ballad
“Strong” anticipa due episodi più vicini all’AOR intitolati
“Across The Times” e
“Riding The Ghost”, zuccherosi ma con misura. L’incipit di
“Light Before The Dark” è tipicamente heavy, e l’evoluzione hard rock valorizza nuovamente la vocalità meno penetrante del cantante tedesco.
“Falling Star” è radiofonica, semplice ma ben arrangiata, e fa il paio con la quasi cinematografica
“Breathing”, con l’ottimo solo di
Michael Klein.
“Yesterday Is Gone” profuma di Eighties, così come la successiva
"Helen", che proietta i Whitesnake nel nuovo millennio con il suo ritornello urlato e sofferto. La sfaccettata
“Distant Skies”, tra momenti strumentali elaborati e melodie di facile presa, chiude gloriosamente questo full-length.
Un album solido e pieno di ottime canzoni: cosa si può chiedere di più?
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