"Nel sistema penale, lo stato è rappresentato da due gruppi distinti, eppure di uguale importanza: la polizia, che indaga sul crimine, e i procuratori distrettuali, che perseguono i criminali. Queste sono le loro storie."Ma i cileni
Crime non hanno nulla da temere dai detective Lennie Briscoe, Mike Logan o Rey Curtis, almeno finché suonare Heavy Metal non sarà dichiarato illegale.
Il loro primo atto criminale, è comunque un Mini di soli tre pezzi, "
First Crime" appunto, che rimanda direttamente ai bei tempi della Neat Records, quando formazioni come Atomkraft e Warfare seguivano la lezione di Venom, Tank e Motörhead imbastardendola (seppur a dosaggi differenti) con il Punk.
"
Highway Robbery", dopo una breve introduzione con un narrato accompagnato da delle sinistre tastiere, scatta poi a razzo, grezza e frontale, spiccatamente ottantiana già a partire dalle vocals abrasive di
Noisemaker, senza smentire gli accostamenti fatti poc'anzi, al più si possono aggiungere delle influenze da parte dello Speed & Thrash Metal teutonico d'annata. Anche l'irruenza di "
Give Your Life to the Ruin" si cela dietro un'intro dove sono le tastiere a farla da padrone, poi la vera anima dei
Crime prende il sopravvento, un brano meno veloce dell'opener ma non per questo meno graffiante. Infine, delle tre canzoni presenti sull'EP, "
We Shall Destroy" è quella che per tiro e immediatezza mi ha fatto pensare sin da subito agli Atomkraft di "Future Warriors", e questo è un altro punto a favore dei cileni.
Messo un po' a posto un guitarwork talvolta ancora disordinato e vagamente sguaiato, soprattutto in occasione degli assoli, e magari ampliata la line-up (al momento sono solo un duo), i
Crime potrebbero approcciarsi al loro primo lavoro sulla lunga distanza senza alcun timore reverenziale.
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