I norvegesi
22 corrispondono al mio ideale di band moderna, preparata e rispettosa del passato ma allo stesso tempo consapevole di fare musica nel 2017.
Il concept di
"You Are Creating" (basato sull'idea, forse discutibile, che è l'ascoltatore a creare la musica che sta sentendo e non l'artista) è sì arzigogolato, ma la musica di
"Limb1", primo di una serie di uscite non ancora pianificate, è a dir poco elettrizzante.
Il riffing serrato di
"Inspec" rimanda ai The Mars Volta di inizio millennio, con melodie però più accessibili e curiosi inserti tech.
"Staying Embodied" riprende la lezione dei primi Muse, con gli ipnotici arpeggi chitarristici e il basso in evidenza, e anticipa la splendida
"Sum Of Parts", tour-de-force dove incrociamo in successione cori queeniani, linee vocali che mi hanno ricordato i Police e momenti ambient/elettronici.
"A Mutation Of Thrushes" ha ancora i tratti delle song di
Bellamy con un piglio più crossover e un godibile intermezzo heavy/crimsonico.
"Adam Kadmon..." è nervosa e sperimentale, con le sfumature djent e il groove ficcante che contrasta efficacemente con il falsetto di
Trollvik.
"Ectypes", una sorta di "blues 2.0", smorza i toni, fin qui sempre molto sostenuti, e prelude alla titletrack, traccia dall'ampio range dinamico più easy e mainstream che si distingue per le sorprese ritmiche riservate alla strofa.
"Node1" è un'inaspettata coda eterea e cinematografica, più vicina a
Brian Eno che al rock, ma ci sta che è una meraviglia...
"Limb 1" è breve, è uno di quei dischi che ti lasciano con il desiderio di "averne ancora", per cui non è propriamente corretto mostrare tanto entusiasmo; ma devo ammettere, mio malgrado, che sono molto curioso di avere tra le mani i prossimi album di questa band...
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