Sempre bravi i
+1476+. Dopo la ripubblicazione di
"Wildwood/The Nightside" a cura di
Prophecy Productions qualche mese fa, è arrivato il momento per i nostri di una nuova prova sulla lunga distanza dal titolo
"Our Season Draws Near".
L'abilità con cui il duo del New England riesce a toccare generi così distanti tra loro (new/dark wave, punk, post-rock, grunge, prog, folk, metal, e l'elenco potrebbe proseguire) è invidiabile ed è il vero punto di forza della loro proposta tanto coerente quanto eterogenea.
Apre le danze l'elegante
"Our Silver Age", a cavallo tra echi folk e decise sfuriate elettriche.
"Ettins", dagli insindacabili connotati heavy, attacca come un brano dei Motörhead e sfocia nella riuscita
"Winter Of Winds", un po' hard, un po' new wave.
"Solitude (Exterior)" unisce sapientemente sonorità sognanti e blast beat, e prelude all'elaborata
"Odessa", ponte ideale tra doom, grunge e dark wave. La struggente
"Sorgen" tributa
David Sylvian e anticipa la dinamica
"Solitude (Interior)", che colpisce per il cantato estremo.
"By Torchlight" e
"Winter Of Wolves" sono due episodi più vicini al punk "nobile" di
Joe Strummer e sfociano nella lunga, progressiva e simil-pinkfloydiana
"Our Ice Age", degna conclusione dell'ennesima opera convincente della premiata ditta
Derosa/Kavjian, per cui le recensioni stanno diventando sempre più superflue.
Cos'altro aggiungere? Sempre bravi i
+1476+...
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