Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2017
Durata:45 min.
Etichetta:Frontiers Records

Tracklist

  1. WILD CHILD
  2. XIII
  3. WALK THE WIRE
  4. SHOOT WITH A NEEDLE OF LOVE
  5. KILLER
  6. HUNTER OF THE HEART
  7. SNAKES IN PARADISE
  8. IF IT IS LOVE
  9. KISS OF JUDAS
  10. LIVE BEFORE I DIE

Line up

  • Danny Rexon: vocals
  • Joél Cirera: drums
  • Jens Sjöholm: bass
  • Chrisse Olsson: guitars
  • Jens Lundgren : guitars

Voto medio utenti

Annoverati tra gli esponenti piu' in mostra della scena glam rock svedese, i Crazy Lixx sono giunti al quinto disco in studio dopo l'esplosivo live dell'anno scorso.
Devo subito dire che questo nuovo "Ruff Justice" è un lavoro con luci ed ombre; non si tratta di un brutto album, assolutamente, ma mi aspettavo qualcosina in più.
Il classico "comeback" alle sonorità ottantiane, quando i Crue più sanguigni imperversavano nel Sunset Boulevard californiano, è sempre il filo conduttore delle 10 canzoni, però questa volta la carica, la vitalità e lo spirito ribelle del Glam sono stati rappresentati con meno vigore e meno convinzione a mio parere.
Sopratutto è la freschezza del songwriting (da sempre l'arma vincente dei Crazy Lixx) che quì è un pò appannata; la band sembra girare in tondo senza affondare se non solo in alcuni brani "Walk The Wire", lentone di Kissiana memoria, "Shot With A Needle Of Love" up tempo con un chorus avvincente, "Wild Child" che nonostante non faccia sfracelli come ci si potrebbe aspettare da un opener, è sostenuta da una buona melodia, "XIII" e "Hunter Of The Heart" che hanno un ritmo e riff azzeccati.
Un pò noiosette risultano composizioni quali "Killer" dal chorus stucchevole, "Snakes in Paradise" che non convince, fra lento ed elettrico, "If It's Love" lento acustico che si fa ascoltare ma che si dimentica abbastanza facilmente col tempo, mentre il ritmo si alza con "Kiss Of Judas" un hard rock melodico ma non troppo, "Live Before I Die" chiude il lavoro senza infamia nè lode.

Il cantante Danny Raxon, rimane il vero mattatore, col suo verso un po' a Joe Elliot ed un po' a Paul Stanley, mentre le nuove asce Chrisse Olsson e Jens Lundgren macinano riff frizzanti ma tutto sommato innocui, con melodie un pò troppo "easy" che fanno riferimento ai soliti noti (Crue, Def Leppard, Kiss, Guns'n'Roses, Danger Danger), e questo non rappresenterebbe un problema se solo il risultato finale fossero ottime canzoni con grandi chorus, cosa che non sempre succede.

Insomma se con "Ruff Justice" i Crazy Lixx riconfermano da un lato le buone capacità esecutive, dall'altro l'atmosfera vintage cui ci avevano abituato col top album "New Religion" del 2010, risulta un pò sbiadita. Peccato, perchè questo gruppo rimane tra i più validi esponenti del Glam europeo.
Recensione a cura di Marco ’Metalfreak’ Pezza

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