Tornano dopo quattro anni dall'ottimo
"Somewhere in the circle" (
qui la rece del nostro Ermo) ed ancora sotto
AFM Records, gli argentini di Buenos Aires
Helker con questo
"Firesoul", quinta release di una carriera ormai quasi ventennale.
La proposta non si discosta affatto dal precedente lavoro, proseguendo nel presentare un heavy metal di stampo piuttosto classico fortemente improntato a riff hard rock/NWOBHM con grande spazio alla melodia ed a refrain di facile presa.
Idealmente questo
"Firesoul" può dividersi in 3 parti: dopo l'intro
"Genesis", le successive
"Fire",
"For all the eternity" e
"Playing with the fire" ribadiscono le radici tipicamente HM old school della band con evidenti richiami a Dio e Primal Fear (senza avvicinarsi a capisaldi quali "Holy Diver" o "Jaws of death") quindi brani quadrati, rocciosi, lineari e puliti sempre con un occhio di riguardo però alla melodia.
In questo la band ha un plus nella voce molto buona di
Diego Valdez che come timbrica personalmente mi ricorda moltissimo Andy Franck dei teutonici Brainstorm.
La seconda parte dell'album con i brani
"Where You Belong",
"You Are In My Heart",
"Empty Room" e
"Leaving Out The Ashes" punta chiaramente a solleticare le anime sensibili dei fans dell'heavy più commerciale proponendo melodie immediatamente assimilabili e ritornelli che entrano in testa naturalmente già al primo ascolto.
Le conclusive
"Stay Away",
"Break your chains" e la title track
"Firesoul" riportano le coordinate su binari decisamente più power, appunto richiamando i già citati Brainstorm: non a caso Achim Köhler che ha mixato e masterizzato la release collabora anche con la band di Milan Loncaric (e ascoltando attentamente anche i suoni dei due gruppi tendono a sovrapporsi, bene o male che sia).
Completano la release due bonus tracks:
"Rise or Fall" (che catalogherei tranquillamente come filler) e la loro versione del classico dei Sabbath
"Neon Knights" resa discretamente ma ben lontano dal far gridare al miracolo.
In sintesi direi un lavoro ampiamente sufficiente che testimonia come l'heavy metal, e più ancora il classic heavy metal, abbia ancora qualcosa da dire ma che altrettanto evidentemente un ricambio d'aria sia inevitabile per non riproporre clichè ormai stra-utilizzati.
Helker -
"Fight" official video:
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