Gli svedesi Mordant amano giocare con quel tipo di sound ed immagineria che fecero da precursori del black metal all'inizio degli anni '80, ispirandosi palesemente a Venom e Mercyful Fate con una ventata di groove dei Motorhead e qualche melodia rubata qua e là dagli Iron Maiden. Purtroppo, e ciò non fa granché onore alla band, la cosa più interessante di "Momento Mori" è il fantastico booklet, che ci regala momenti di autentica ilarità grazie alle foto dei cinque componenti. Il cantante Bitchfire, ad esempio, acconciato come James Hetfield si esibisce in una posa di pura malignità sottolineata dall'uso espressivo delle mani e dagli occhi anneriti con l'uso di un tappo di sughero bruciacchiato, come si faceva da piccoli con gli amici. Il chitarrista Necrophiliac vince probabilmente il premio della faccia più intelligente, grazie ad uno sguardo sveglio con cui sembra dire "ma che cazzo di nome d'arte ho scelto?". Fortunatamente l'altro axeman (nel senso di uomo deodorante) risolleva la sua prestazione esibendosi nell'istantanea di un corso di polka con tanto di cinturone cartuccera legata intorno alla spalla a mò di Marsupio. Anche nel suo caso, la fortuna sta nell'avere alla pagina dopo il bassista gay Carnage, col giubbotto di pelle sul petto nudo e una faccia che non vorreste incontrare la notte in un vicolo deserto (se non spalle al muro). Il poco autocelebrativo Hell, batterista della band, conclude la carrellata con una posa da pugile, che potrebbe risultare anche riuscita se non ci fosse sopra quella faccia barbuta da convitto dei poveri a rovinare il tutto. Vi lascio la sorpresa della foto d'insieme... davvero imperdibile! Se siete amanti di album che superano scarsamente la mezz'ora, pieni di canzoni brevi e poco ispirate, con melodie che viaggiano tra il ritrito e il banale, in una specie di malriuscita imitazione di quanto fu un tempo, allora fate vostro a tutti i costi questo "Momento Mori".