Caro Graz..me lo vado proprio ad ascoltare...
beh l'intento era proprio quello...che dici? :D
beh l'intento era proprio quello...che dici? :D Graz, noooo!!! non svelare i trucchi del mestiere!!! racconta che le recensioni servono solo a chi le scrive per sfogare le proprie frustrazioni :-P
Quanto siete simpatici:) Volevo solo dire che eri riuscito nell'intento...
aahah ma nooo io intendevo "che dici" per sapere che ne pensavi del disco :D sciocchini asd
comunque neppure io l'ho ancora ascoltato, a parte due pezzi... ...amo la voce di Michele e ho sempre sperato in un secondo album dei "Killing Touch", ma per quel poco sentito la "luppizzazione" è alta, le linee vocali tendevano un po' a ripetersi già nel precedente "PoaDH"...
Partendo dal presupposto che mi trovo al cospetto di ottimi musicisti devo purtroppo dire che non ho condiviso la brusca virata da parte della band verso l'AOR più melodico soprattutto per quanto concerne le linee vocali. I Secret Sphere per me saranno sempre quelli che mi hanno fatto sognare a occhi aperti con "A time Nevercome". Quanti brividi lungo la schiena, quanti ricordi....
deve essere la prima volta o al massimo la seconda, ma concordo con Oracle... ...disco troppo AOR (genere che a me piace, ma proprio per questo so che c'è di meglio). Non è un brutto album, ma forse proprio per seguire il concept (che ignoro), risulta troppo morbido, alcuni buoni momenti prog metal qua e là ma secondo i miei gusti, troppo poco... curioso anche io di sentire un parere di polimar...
Raga..vi conviene ascoltare meglio, che questo disco è una SORPRESONA. Prog/Power ad alto impatto emozionale (in più di un passaggio mi tornano in mente i favolosi Everon) ed è per questo che potrebbe sembrare che l' AOR prenda il sopravvento. Io invece ci risento anche i Secret Sphere del primo indimenticabile disco in episodi come Courage (TOP), Faith (TOP), Reliance (TOP), The Awekening (TOP) e Kindness è un pezzo d'atmosfera meraviglioso. Forse si poteva sperare in una chiusura migliore, perchè The New Beginning paga il dazio al concept risultando il pezzo meno convincente. Luppi, che è ben lontano da essere il mio cantante preferito, qui dimostra finalmente grande personalità calandosi perfettamente nel binomio scrittura musicale/testo, con punte evocatice notevoli. E' un disco che riesce a trasmettermi più sensazioni con la sua "apparente" semplicità, di quanto non riescano a fare tutte queste nuove "fenomenali" band prog, incensate un pò da tutti ma a cui non riesco proprio ad affezionarmi.
beh sono contento che in ogni caso siano state smosse un pochino le acque...io sulle prime ho avuto un po' di difficoltà poi tutto è decollato in fretta. Prog/power ad alti livelli, spruzzato di AOR.