“Non perdiamoci di vista!” sembra gridare questo
“X-Gate”, nuovo EP degli italianissimi
Virtual Symmetry, assurti agli onori della cronaca l’anno scorso con il buon
“Message From Eternity”. La suite tripartita concepita dai nostri ricalca le elaborate sonorità del sopraccitato album di debutto, un progressive metal dalle tinte cinematografiche che lascia ampio spazio a orchestrazioni e virtuosismi mai fini a sé stessi.
Detta così si potrebbe pensare a una formula “originale” alla Earthside, ma in verità la band guidata da
Valerio Æsir Villa strizza l’occhio a band ben più note come i Dream Theater e, in certe soluzioni, i connazionali Vision Divine e Labyrinth.
L’onnipresente
Marco Pastorino (Temperance, Light & Shade, ex-Secret Sphere) è protagonista assoluto nell’introduttiva
“Eyes Of Salvation”, ouverture di prog sinfonico sostenuta dalla
Sinfonietta Consonus Symphonic Orchestra diretta da
Michal Mierzejewski. La lunga
“Alchymera” riecheggia tanto
“Images And Words” quanto
“Awake” e
“A Change Of Seasons” - con un pizzico di Rush e di Ayreon nell’utilizzo del vocoder - e spicca per il carattere teatrale delle parti recitate.
“Elevate” - talvolta un po’ troppo “zuccherosa” nonostante un break strumentale roccioso e dinamico - è figlia dell’epicità dei Dream Theater dell’era
Rudess (mi è venuta in mente
“The Ministry Of Lost Souls”) e mette in risalto la vocalità della giovane ospite
Diane Lee, in forza ai Lost Journey.
Come per
“Message From Eternity”, il tutto avrebbe meritato ben più di un’autoproduzione (soprattutto dal punto di vista della “patina” complessiva), ma accontentiamoci momentaneamente di questa mezz’ora di musica sentita, ben scritta e indubbiamente ben suonata. E attendiamo trepidanti il prossimo full-length del combo milanese…
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