Copertina 8

Info

Anno di uscita:2005
Durata:35 min.
Etichetta:Ark
Distribuzione:Masterpiece

Tracklist

  1. COBALT
  2. ASTIMELUSA
  3. MIRSILO
  4. FIRE IN THE WOOD
  5. NOSSA SENHORA DOS ANJOS
  6. DE POURPRE ET D'ARGENT
  7. THE ISLAND OF DOCTEUR MOREAU

Line up

  • Francesca Nicoli: vocals
  • Vittorio Vandelli: vocals, guitars
  • Giovanni Pagliari: vocals, keyboards
  • Riccardo Spaggiari: drums

Voto medio utenti

Dopo 11 anni di successi e consensi ottenuti in gran parte del mondo (più di 200 concerti in Europa e non solo) soprattutto per merito di rappresentazioni che hanno come sfondo cornici naturalistiche ed architettoniche di indubbio splendore (giardini,castelli e borghi medievali) alle quali partecipano mimi, danzatori ed artisti di ogni genere (cavalieri, pittori, scultori), gli "esteti multimediali "emiliani danno alla luce un elegante box-set (book e cd): il libro è una sorta di "diario di bordo" fotografico curato da Ferruccio Filippi (Grind Zone) insieme alla band,suddiviso in 6 capitoli quanti sono gli elementi che hanno caratterizzato i loro precedenti lavori (pietra, acqua, passaggi, sogno, contemplazione, luce), con scritti e riflessioni ad opera della cantante Francesca Nicoli, un'intervista e la discografia compresa di lyrics, mentre il cd, oltre a 3 brani già editi riproposti con diversi strumenti include 4 inediti. Dal flamenco di "Fire in the wood" ad una ballad folk suadente ed orientaleggiante, "Mirsilo"(chitarra acustica, sottili strati di tastiere, un tocco di modernità sonora ed un finale in cui i vocalismi della Nicoli richiedono la standing ovation) passando all'ambient-sperimental music dai toni rinascimentali da ascoltare in assoluto silenzio ("Cobalt", ancora la strepitosa e suggestiva voce di Francesca che si moltiplica e passa con disinvoltura da toni lievi ad altri più acuti) per finire con le atmosfere agghiaccianti e spettrali (voce, tastiere, chitarra acustica e sottili percussioni) create in "The island of docteur Moreau", e vi assicuro che tra gorgheggi e voci stridule che sembrano arrivare dall'aldilà i brividi sono più che garantiti. In bilico tra avanguardia e tradizione, consapevoli di saper giustamente dosare gi elementi musicali che attingono al neoclassico, medievale, barocco, rinascimentale caricandoli di un fascino ancestrale e mistico, gli Ataraxia dipingono paesaggi che aprono varchi per altre dimensioni non dimenticando la scrupolosa ricerca nei testi che deriva dalla loro passione per la cultura greco-latina ed il mondo filosofico (da qui la necessità di usare diverse lingue europee antiche e contemporanee), preservando il passato e riportandolo al presente, aggiornandolo musicalmente con effetti, echi, riverberi, al di sopra di tutti i modelli noiosi e ripetitivi che si è soliti riscontrare in artisti come Enya, Loreena Mc Kennitt o qualunque altra forma di new age music che riempie gli scaffali nei bazar di merce esotica.
Recensione a cura di Carlo Viano

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