Copertina 7

Info

Anno di uscita:2017
Durata:42 min.
Etichetta:Mighty Music

Tracklist

  1. THE BURNING PLACE
  2. MY RETURN
  3. START A NEW GAME
  4. THROUGH HELL
  5. THIS STRING IS FOR YOUR NECK
  6. THE END
  7. SEABED
  8. WAITING FOR LOVE
  9. EMPTY WALL
  10. NEVER ALONE
  11. NO TIME TO DIE

Line up

  • Alessandro Falà: vocals
  • Adriano Quaranta: guitars
  • Marco Di Carlo: guitars
  • Gaetano Ettorre: bass
  • Michele Melchiorre: drums

Voto medio utenti

Il cammino dei Sawthis è fatto di dedizione, sudore e tanti live macinati sul territorio nazionale ed europeo, per questo si sono presi tutto il tempo necessario per dare un seguito al buon Youniverse (2013), senza smania di buttare fuori qualcosa tanto per fare o dover tener vivo l'interesse sugli immancabili social con mille anteprime.
Ecco che tra le mani ho il nuovo "Babhell" che si presenta con una bella copertina di Dartworks e al cui interno sono presenti 11 tracce di un solidissimo modern-thrash.

Tu chiamalo se vuoi thrash-core/metal-core/arrosticini-core ma le coordinate principali su cui si muove la band abruzzese non cambiano rispetto al passato. Dobbiamo sempre pensare a Soilwork e The Haunted, con la differenza che oggi i Sawthis si sono fatti ancora più solidi, arrivando a gareggiare sullo stesso terreno delle band appena citate e dando loro del filo da torcere. Le canzoni sono costruite ottimamente ed i suoni sono davvero giusti ma quello che colpisce di più è il grande lavoro ritmico al loro interno, la maniacale cura nella batteria, la sincronizzazione col basso, le aperture delle chitarre che non sono in primo piano, non colpiscono con riff secchi in faccia ma si integrano nella struttura. È una cosa che si nota subito. I pezzi non sono banali ed ospitano al loro interno stacchi, intermezzi, soluzioni non scontate ed anche la voce è utilizzata ottimamente, sia coi filtri che in scream oppure in pulito ma sempre in modo incisivo e non ripetitivo o zuccheroso, come spesso purtroppo capita. Naturalmente nel loro sound è percepibile una buona dose di In Flames... Aspettate! Non scappate, non gli In Flames "al profumo di merda" degli ultimi dieci anni ma quelli 2000/2002, dove ancora Jesper e soci cercavano un modo nuovo di suonare questo genere. E poi oh, detto tra noi, Alessandro Falà si mangia Friedén a colazione nel tempo di uno scatarro. Ascoltando il disco, un'ulteriore influenza riscontrata è quella dei Meshuggah, come è possibile notare su This String Is for Your Neck, brano che deve davvero qualcosa alla band di Haake.

In generale "Babhell" ci mostra una band solidissima che, percorrendo un sentiero musicale che nel corso degli anni è diventato un'autostrada a sei corsie, si eleva di parecchio sopra la media degli sterili imitatori, offrendo una buona varietà che spazia tra la diretta ed incazzata The End, fino ad arrivare a Never Alone, pezzo dalla facile presa molto melodico e senza urla sguaiate, un modern-metal che definirei radiofonico.

In definitiva i Sawthis hanno buttato fuori un disco molto ben riuscito ed ottimamente curato, un ascolto stra-consigliato agli amanti delle band citate e per quelli, come il sottoscritto, che sono dei dinosauri ortodossi del metallo e fanno molta fatica a relazionarsi col metal-core, beh, è comunque impossibile non riscontrare uno spessore musicale non comune.
Recensione a cura di Francesco Frank Gozzi

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