Strepitoso! In una parola sola, ecco il nuovo album dei Dragonlord, progetto di symphonic black metal del mitico chitarrista dei Testament Eric Peterson. Accompagnato da membri di Nevermore e Sadus come Steve Smyth o Jon Allen (ma ahimè orfano del grande Steve diGiorgio) il guitarist americano ci presenta "Black Wings of Destiny" a quattro anni di distanza dall'ottimo "Rapture". Black metal sinfonico della miglior specie, che va subito ad affiancarsi alle grandi realtà europee come Dimmu Borgir o Cradle of Filth, carico di riff black e thrash di prima qualità e completato dalle atmosfere ricamate dalle oscure tastiere di Lyle Livingston. A tutto ciò si aggiunge un drumming incredibile e le stupende melodie dei lead di chitarra che danno un tocco di malinconia al tutto. Non sentivo un disco di black metal sinfonico così da tempo..non c'è che dire, il caro vecchio Eric ci sta proprio a pennello nei Dragonlord, così come la sua voce, ora screaming e aggressiva e a volte melodica e pulita. Le song si succedono in gran scioltezza e l'album si fa ascoltare in tutta la sua interezza. Songs come l'opener "The Curse of Woe", la stupenda "Revelations", la teatrale "Fallen" (che ricorda i Covenant di "Nexus Polaris"), "Until the End" con le sue voci pulite o la black hit "Mark of Damnation" sono da ascoltare e riascoltare e donano a questo lavoro un'aurea oscura e misteriosa degna dei migliori dischi black del passato. E come regalino finale abbiamo l'immortale "Black Funeral" dei Mercyful Fate e la bella "Emerald" dei Thin Lizzy. Insomma, "Black Wings of Destiny" è sicuramente uno dei migliori dischi black di questi ultimi anni! Consigliatissimo!
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