I
Blood God sono il side project del mastermind dei
Debaucherry, Thomas Gurrath, e mentre questi ultimi rappresentano il lato heavy ( Death Metal per la precisione anche se qui i puristi del genere storceranno il naso), i BG propongono quello più hard rock e sono spudoratamente emuli degli AC DC e fin qui nulla di male sono innumerevoli i gruppi che suonano come gli AC DC, il problema è che le prime 10 canzoni del primo dischetto ( "
Thunderbeast") sono troppo piatte, monotone nella loro semplicità. I BG hanno azionato il pilota automatico e sia a livello di sezione ritmica (uno spossante 4/4 continuo), che di riff (legnosi, privi di mordente) indirizzano le melodie su coordinate di assoluta piattezza, per non parlare delle vocals un ibrido fra Udo e Brian Johnson; neanche i solos aiutano in quanto privi del mood blueseggiante che Angus Young sapeva dare.
Tutto da buttare, allora? No, per fortuna le canzoni successive sono più frizzanti, veloci, sorrette da un songwriting almeno accettabile e sono presenti delle ottime covers di pezzi classici quali “
Painkiller” dei Judas e “
Fast As A Shark” degli Accept, qui riproposte in modo bombastico inclusi i solos che, soprattutto nella canzone del gruppo inglese, non erano per niente facili da eseguire. Il giudizio rimane positivo anche per le songs del secondo dischetto molto più ispirate che alternano ritmiche veloci in stile heavy metal classico (“
Slaughterman”, “Monstermaker” ) con altre più cadenzate ma ugualmente potenti (“
Defernders Of The Throne Of Fire”, “Warhordes From The Underworld”) sorrette da un roccioso riffing e chorus anthemici; anche pezzi piu’ easy come “
Sexy Songs For Sexy People” alla fine risultano piacevoli da canticchiare, mentre si torna ad essere duri nelle altre covers di brani dei Judas (“
Heavy Duty”) e sopratutto Ac Dc
“Hail Caesar"
E siamo così giunti al terzo CD del box set che ci propone i brani tratti dall'album "
Not Brain But Balls" del 2012 e sorprendentemente il songwriting risulta più dinamico e vario rispetto al primo CD che propone"
Thunderbeast"del 2016. Forse all'inizio della carriera i Nostri ci davano dentro dì più, sta di fatto che nel terzo dischetto abbiamo ottime songs veloci quali "
Nasty Lover"dal riff irresistibile, o "
This Woman Makes Me Crawl" con basso e batteria che tengono il ritmo di "
Let There Be Rock", "
Stupid But Sexy" è un rock n' roll dinamico che ricorda "
Heatseeker", accanto ad altre composizioni in 4/4 ma con melodie sempre coinvolgenti che ti fanno battere il piedino con chorus davvero impossibili da non cantare, le ritmiche sono qui più orientate al lato metal che puramente hard rock ("
Love And Pain" che ricorda "
Crusaders" ad esempio); da ultimo da segnalare la presenza di ben quattro bonus tracks ad arricchire l'offerta di un dischetto che originariamente era uscito sotto il monicker Debaucherry
Il giudizio finale su questo box set contenente tre cd è sostanzialmetne buono, dopo un inizio un po’ in sordina col primo dischetto, prende quota e dimostra come le due anime dei
Debaucherry e
Blood God siano i due lati di una stessa medaglia che, se nulla toglie e nulla aggiunge alla storia della ns musica, ci presenta una band solida, coesa e rockeggiante. Una ghiotta occasione per chi non conosce la band, di avvicinarsi ad essa