Copertina 8

Info

Anno di uscita:2017
Durata:60 min.
Etichetta:Mascot Records

Tracklist

  1. COLLIDE
  2. OVER MY HEAD
  3. THE LAST SONG FOR MY RESTING PLACE
  4. SWAY
  5. THE COVE
  6. THE CROW
  7. WANDERLUST
  8. LOVE REMAINS
  9. AWAKE
  10. WHEN THE MORNING COMES
  11. WITH YOU I GO (BONUS TRACK)

Line up

  • Glenn Hughes: vocal, bass
  • Jason Bonham: drums
  • Derek Sherinian: keys
  • Joe Bonamassa: guitar

Voto medio utenti

Avevamo lasciato i Black Country Communion con quell'insipido terzo disco, quell' Afterglow fatto uscire quasi svogliatamente, quasi per sfruttare il momento ancora propizio della band ma che già mal celava i malumori interni. Difficile che le (super) star vadano d'accordo ed ecco che l'asse Hughes-Bonamassa poco dopo si rompe. Nel frattempo l'iperattività di Glenn lo porta a far uscire un gran bel disco solista, mentre Joe galleggia nella mediocrità come gli succede da dopo "Who Killed John Henry". Che fare? Ci sono conti da pagare, ville da comprare ed alla fine Bonamassa cede alle lusinghe di Hughes e decide di richiamare Bonham (che ha passato il suo tempo sfondandosi di Big Mac) e Derek (divenuto ormai molesto nel guardare i cantieri stradali nel vicinato) e mettere insieme di nuovo la band.
Ora, però, riponiamo il lato goliardico e cialtrone di questo inizio rece (almeno per un attimo) perché con il nuovo BCC IV non si scherza un cazzo. Chiaro, da questo disco non c'è da pretendere ricerca o innovazione (quel tipo di creatività, a volte, viene usata per le uscite soliste) ma se avete voglia di sano rock 'n' roll, di passare 45 minuti ad ascoltare musica di classe battendo il piede, beh, credo che non ci si possa lamentare. "BCC IV" riesce nell'impresa di bilanciare la tracotanza tirannica di Bonamassa, le pulsazioni della sezione ritmica e l'estro canoro del sempregiovane Hughes. Merito di una discussione fatta al momento di riformare la band, merito (per una volta, incredibilmente) della produzione di Kevin Shirley che fa uscire un suono rotondo, che abbraccia tutti gli strumenti i quali invadono la stanza in modo composto ma incisivo. Le canzoni sono varie e mai troppo ruvide, anzi, c'è spazio per il sentimento e la classe di una The Last Song For My Resting Place o ancora del pianoforte di Wanderlust dove Sherinian sale in cattedra a fianco di un composto Bonamassa, c'è il bel rock tinto di blues del singolo Collide, c'è l'hard della bellissima The Cove, c'è il tempo marziale contrapposto al ritornello delicato di Over My Head, c'è... una voglia di mettere la melodia e il groove prima delle scariche elettriche e dell'energia.
Come sempre siamo tra Zeppelin e Purple, senza raggiungere le vette dei maestri i BCC proseguono nella loro opera di diffusionee di un rock 'n' roll maturo, di classe, mai banale o stereotipato. Fare questo tipo di musica in modo convincente dopo più di mezzo secolo che è stata inventata, non è roba per tutti. So che i detrattori grideranno allo scandalo e tacceranno i BCC di essere una macchina da soldi sterile e ripetitiva ma... lasciateceli godere.



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Recensione a cura di Francesco Frank Gozzi

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 07 ott 2017 alle 12:56

The Last Song For My Resting Place...pezzone. Mi piace un sacco!!!!

Inserito il 04 ott 2017 alle 16:46

Bello, compatto e senza incertezze. Secondo me meritava di essere considerato come Top Album Assolutamente, ma la sezione "Top" è piuttosto pienotta così ho deciso di inserirlo qui, tanto il nome è ben conosciuto e cattura ugualmente l'attnzione :) Anzi, già ero indeciso tra 7,5 e 8, visto che l'ho riascoltato per l'ennesima volta godendo come un matto e l'ho preso pure in doppio vinile, ci schiaffo pure l'8 così è anche più in linea con le rece dei dischi prcedenti ;)

Inserito il 03 ott 2017 alle 14:14

Bello, compatto e senza incertezze. Secondo me meritava di essere considerato come Top Album

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