Avevo conosciuto il "Saturnian Black Magick" degli inglesi
Inconcessus Lux Lucis in occasione del precedente EP
Crux Lupus Corona del 2014 e li rincontro oggi, dopo tre anni, alle prese con il nuovo album,
"The Crowning Quietus", sempre edito da
I, Voidhanger Records.
Il tempo intercorso tra le due realizzazioni è servito, a mio parere, per meglio focalizzare la propria proposta, tanto è vero che il black metal fortemente imbastardito con lo speed, con il thrash e con l'heavy più classico dei cari vecchi Maiden che caratterizza il suono del duo è, oggi, ancora più trascinante, più selvaggio e certamente più efficace anche per merito di quello spirito rock'n'roll, alla Motorhead, che aleggia su ogni brano rendendo irresistibile un album tanto breve, parliamo di circa 35 minuti di durata, quanto riuscito nella sua semplicità.
Gli
Incocessus Lux Lucis dimostrano di possedere una forte personalità, cosa questa tutt'altro che semplice da riscontrare oggi giorno nel music biz, e la loro musica fatta di Norvegia anni '90 e di amore per il metallo old style, diciamo anni '80, risulta essere una formula vincente, ricca di spunti interessanti, sia in chiave melodica (bellissimi certi assolo) sia in chiave più propriamente "nera", per un risultato finale, più estremo rispetto al passato, che mescola, benissimo, le sue anime, diverse ma tutte dannate e velenose.
"The Crowning Quietus" è, dunque, un dischetto che farà la felicità dei nostalgici di gente come Possessed o Absu ma che strizza l'occhio anche ai più intransigenti tra di voi, un dischetto, per tanto, che non trascura nessuno e che si prenderà "cura" di chiunque voglia ascoltarlo!
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