​Se non fosse per il fatto che i Voice hanno una lunga sotoria alle spalle potremmo parlare tranquillamnete di una nuova band che si affaccia nel vasto panorama del Power Metal Teutonico.
Invece, la formazione tedesca è attiva dalla fine degli anni 80, con diversi album alle spalle rilasciati a cavallo degli anni 90 e inizio del nuovo millennio, tuttavia era ormai rimasta fuori dai radar dalle scene musicali per ben 15 anni.

La storia più recente vede i Voice riformarsi come quartetto composto dal cantante Oliver Glas, il chitarrista Thommy Neuhierl, il bassista Sören Glas, nonché il batterista Stephan "Stocki" Stockburger.
Dopo aver firmato un contratto con la Massacre Records la band si ripresenta al grande pubblcio con questo nuovo lavoro intitolato "The Storm" in cui troviamo tutte le premesse per un viaggio attraverso vari generi Metal, anche se lungo la strada, non mancheranno colpi di scena imprevisti e sorprese.
Sgombriamo subito il campo da qualsiasi equivoco, non basterà certamente l'ascolto di un paio di sessioni per apprezzare o comprendere in pieno "The Storm" e cogliere quelle sfumature che possono essere sfuggite in precedenza.

Siamo comunque di fronte ad un buon lavoro, seppure nulla di eclatante, ma certamente un album onesto che inevitabilmente in alcuni passaggi risente della lunga assenza dalle scene della band, la quale pare quasi essere rimasta ancorata ad un sound tipicamente anni 90.

Quello che ci troviamo fra le mani, è un prodotto composto da dodici canzoni che riesce a dare il meglio di se nella seconda parte, da "Your Number Is Up", fino alla chiusura dell'album.
Il trittico iniziale lascia più di qualche dubbio, infatti dopo l'open-tack "The Storm", passa inosservata anche "Go Down In Flames", molto meglio invece la prova fornita in "Stronger Than Steel", in cui la band dimostra di trovarsi a suo agio nella ricerca della fase melodica.
I successivi episodi seppur accomunati dallo stesso comune denominatore di un refrain accattivante, non sembrano avere ulteriori punti di forza, il discorso fortunatamente cambia in maniera decisa da "Your Number Is Up".
Da quel punto in poi infatti, non si registrano più cali di alcun genere, sciorinando una serie di canzoni molto convincenti, che culminano nella splendida "When Night Falls", episodio dal mode quasi "rilassante", il quale ci conduce verso un finale interessante che con la closer-track "Out In The Cold", raggiunge il punto più alto di questo album.

Da segnalare anche la bella "Kingdom Of Heaven", potente e veloce, e "Soldiers Of Glory" ottimo pezzo, funzionale alla causa, caratterizzato da un’ottima sinergia fra la chitarra e la batteria, dettaglio che comunque ritroviamo durante l'intero lotto.
Altro particolare degno di nota di questo album è l'accattivante art-work, che riproduce in maniera fedele la figura di un cyborg Terminator , il quale richiama le tematiche delle canzoni di "The Storm".

Cos'altro aggiungere? in questo album abbiamo parecchia carne al fuoco, senz'altro è un ottimi punto di "ri-partenza" per i Voice, potremmo dire che il futuro inizia da qui, sperando di non dover attendere altri quindici anni per una nuova release.