Dopo un lungo periodo dominato da una musica intimista, cupa, sofferta e piuttosto depressiva, sembra proprio che adesso sia in atto una sensibile ripresa del rock solare e gioioso, rumoroso e poco sofisticato, in sostanza quello spensierato ed ideale per chi ha voglia di scatenarsi con un buon disco rock.
A questo filone in netta espansione appartengono i Tokyo Dragons, formazione inglese della quale poco sappiamo, che ci propongono un onesto e classico lavoro hard rock. Né troppo grezzo, neppure esageratamente melodico, l’album pesca qua e là dai fondamenti del genere con prevalenza di Ac/Dc, Guns’n Roses e qualche luccichìo glam, con buona scarica di energia ed un sacco di bei cori e ritornelli facili ed immediati.
Canzoni secche ed essenziali che sfoggiano un chitarrismo discretamente ruvido ed una manciata di assoli pungenti, specie in “Chasing the night”, l’atmosfera è inevitabilmente quella del party pieno di ragazze ed additivi vari, il livello dei brani risulta uniforme senza cose memorabili ma neanche tonfi particolari ed il disco scivola leggero ma non banale, anche se ai Tokyo Dragons manca ancora la personalità per primeggiare in un settore che ultimamente riesce a sfornare nomi davvero interessanti, vedi i nostri Baby Ruth tanto per fare un po’di patriottismo.
Gli inglesi si posizionano in quella scia, pur se in tono minore, e schiocchi adrenalinici come “What the hell”, “Get’em off” che forse non sfigurerebbe su un “Powerage”, o ancora “Teenage screaming”, sono ideali per una serata di sfogo all’insegna del buon vecchio rock’n’roll. Comunque una band che può crescere ancora parecchio.
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